GRAN SASSO – PIZZO INTERMESOLI – III PILASTRO – PARETE EST

 

Via “LA BANDA DEI MIRACOLI”

 

APRITORI : LA BANDA DEI MIRACOLI,  cioè M.Zitti,  G. Vitrone,  R. Ferrante,  M. Marconi, B. Moretti e B. Vitale.

Apertura        : 4 e 12 settembre 2004

Sviluppo        : 250 m

Diff.               : dal IV al VII (prevalentemente V e VI)

Roccia           : ottima, tranne brevi tratti (2° e 8° tiro)

Discesa        : doppie attrezzate sulla via. Si consigliano calate brevi (max 30m), tranne quella dalla S3 alla S1 che è di 50 m

Materiale       : Soste attrezzate con 2 o 3 fix. Fix e chiodi sui primi 7 tiri.

L’8° e il 9° tiro, soste a parte, sono un po’ engagè !. Consigliati comunque cordini, dadi e friends (utili il 2 e 3 camalot).

 

VIA QUASI INTERAMENTE APERTA CON CHIODI E PROTEZIONI VELOCI, POI ATTREZZATA A SPIT (tranne gli ultimi due tiri, rimasti da proteggere ad eccezione delle soste).

 

Via molto bella e logica, con una prima parte che sfrutta le placconate che salgono a destra del gran diedro che caratterizza la parete Est del Pilastro, e una seconda parte (ultimi tre tiri) – più impegnativa - lungo una parete verticale (Nord) incisa da una caratteristica fessura seguita da una rampa-diedro che porta sulla cresta terminale. Il tiro chiave è proprio la “Fessura di Spillo” (7° tiro=7°grado), salita dagli apritori con due resting. Dalla parte alta della via, si gode una splendida vista ravvicinata sulla parete Sud del II Pilastro.

L’attacco è pochi m a sinistra di “Così è se vi pare”, lungo un diedro verticale posto circa 20 metri a dx della verticale  del gran diedro.

La linea di calate attrezzate sulla via, può risultare utile per tutte le cordate che salgono lungo il pilastro per altri itinerari e che non proseguono per la cresta terminale.

 

Relazione tecnica :

L1)  Salire per il diedro, al termine superare una pancia verso dx , poi verticalmente (cl) fino a  raggiungere la S1(35 m – dal V al VI+)

L2)  Leggermente  a sx superare due brevi tettini, poi lungo una fessura, alla fine traversare a sx in placca fin sotto uno strapiombo (20 m – V/V+ - sosta S2 con due spit da collegare)

L3)  Traversare a dx (cl), poi dritti costeggiando un tettino, lasciandolo sulla propria sx. Traversare ancora a dx pochi m per prendere una lama-fessura. Superare un diedro e sostare sulla sx (30 m – V+) (senza traversare a sx alla S2, si può fare un unico tiro da S1 a S3)

L4)  Dritti in placca. Superare una pancia (cl) poi leggermente a dx e di nuovo verticalmente (20 m – dal V al VI-)

L5)  Proseguire in placca, poi lungo una fessura su terreno sempre più verticale (25 m – dal V al V+)

L6)  Seguire uno sperone-placca appoggiato, appena a dx di un canale erboso, raggiungendo, dopo alcuni metri erbosi (fare attenzione) la S6, sulla parete verticale rivolta a Nord, sotto una marcata fessura obliqua (30 m – dal II al IV+)

L7)  Superare la difficile fessura (la “Fessura di Spillo”) e quando muore, traversare a sx prendendo una facile rampa (erba) verso dx  (25 m – VII, poi IV)

L8)  Proseguire per il diedro-rampa, dapprima verticale, poi facile (20 m – V, poi III)

L9)  Dritti in placca sulla faccia sx del diedro (spit, cl.), poi sulla faccia dx. In alto, anziché salire nel fondo del diedro (erboso), superare a dx uno spigolo aereo formato da un masso fessurato (micronuts) sino a raggiungere l’ultima sosta (S9), su un terrazzo erboso posto 3 metri sotto il filo della cresta (25 m - dal V al VI+)

 

Statistiche web e counter web