M.te Elefante Parete N–Terminillo                                          

Via "Fiction" 18.3.2006

Difficoltà  3 - II (sulla guida"Ghiaccio del sud", nelle condizioni trovate concordo sul grado tecnico o forse 2+ , meno su quello ambientale che secondo me è almeno III)

Sviluppo: 270 m

Materiale impiegato: viti da ghiaccio, corda da 50m.

Accesso:

Dal rifugio Sebastiani  si lascia la strada e ci si dirige verso Est, raggiungendo il crinale di M.te Elefante, lo si abbandona sulla sella per attraversare il lunghi pendii sotto la parete N rasentando le rocce scoperte.



Condizioni ambientali: delicate. molta neve in tutta la zona, grosse cornici, segni di distacchi spontanei anche consistenti nei versanti a sud sud-est.
diversi segni di grosse crepe nei pendii assolati e sottovento.
Avvicinamento h 2.30, (dal parcheggio delle piste da fondo) battendo traccia, neve dura nelle zone sopravvento, altrove si affonda fino al ginocchio.

Le condizioni di questi giorni sono completamente diverse da quelle in cui la via è stata salita per la prima volta e relazionate su "Ghiaccio del sud", considerando le condizioni assolutamente eccezionali d'innevamento di cui ha goduto quest'anno la zona del Terminillo. Di ciò va tenuto conto interpretando questa relazione (destra e sinistra è da intendersi di chi sale)

Condizioni:
il pendio sotto la sella a nord (sottovento negli ultimi 3 giorni) presenta in alcuni tratti 40-50 cm di fresca umida che poggia su uno strato compatto, ghiacciato. tuttavia l'inclinazione del pendio è inferiore ai 30°
Sotto la parete vera e propria l'inclinazione è maggiore ma è presente una minore quantità di neve. Tenersi alti.

Tutta la parete, sulle rocce affioranti, è in pratica completamente corazzata da uno strato di ghiaccio dai 5 ai 20 cm
siamo arrivati slegati sotto il primo salto...
traversando obliquamente i primi 30-40 metri di dislivello, 100 metri di sviluppo, su ghiaccio, sulla destra della parte bassa, ampia, del canale salendo un piccolo saltino e poi continuando in diagonale all'altezza della piccola terminale (!) aperta per un metro circa
sosta su viti  (stare alti e traversare obliquamente consente di evitare il gran accumulo di neve sul fondo del canale e di essere meno esposti ad eventuali scaricamenti)


L1 - 50 m: due muretti successivi 75-80° ghiaccio ottimo per la progressione, 10 m su neve dura. sosta su viti sotto il muro successivo (chiodo evidente sulla destra non usato)

L2 - 50 m: muretto di 10 m a 85°, ghiaccio ottimo per la progressione, più 20 m a 70° su ghiaccio + 20 m su neve dura compatta a 60°, sosta su viti sulla sinistra del canale

L3 - 50 m: pendenza media sui 55-60° salito tutto in traverso sulla sinistra del canale, ad evitare il centro pieno di neve e l'esposizione ad eventuali scaricamenti sosta su viti sul lato sx del canale in zona protetta dalla parete superiore

L4 - 40 m: sempre salito sulla parete sinistra, mediamente 55°-60° sosta su picche sopra il segno di un distacco di superficie, precedente l'ultima nevicata che taglia trasversalmente l'intero canale, appena ricoperta dalle ultime nevicate, non visibile dal basso

L5 - 40 m: traversato il canale, verso destra, e usciti direttamente sulla stretta cresta sotto la vetta. tratto di 20m a 70° su neve compatta, fatto in conserva proteggendo con vite

da evitare l'uscita sui pendii sulla sinistra, meno ripidi (45°-50°) ma con molta neve inconsistente


dalla cresta, molto affilata, cornice verso nord, 50 m in vetta


3.30 h - sviluppo 270 mt circa

2 ore per la discesa e il ritorno alla macchina su traccia molto buona

Considerazioni: ambiente spettacolare e solitario, via molto bella e di soddisfazione e allo stato attuale in condizioni ottime per la progressione.
 

 

Foto ripetizione 7 marzo 2010 - Cristiano Iurisci,  Gabriele Basile e Tony Pisanu