"Iannillastro" Gran Sasso, Seconda Spalla del Corno Piccolo parete Sud
con affetto ad un grande che spazia dal calcare del Gran Sasso al granito dell'Himalaya
sviluppo 210 mt
Paolo Locatelli - Rob Buzati 2-09-06
1a ripetizione Paolo Romagnoli - Fabio Sacchini - Marcello Romagnoli - Simone Stramaglia 3-09-06
1a solitaria Roberto Iannilli 16-06-07 *(commento in basso)
Roccia ottima.
Accesso e Attacco:
dal Sentiero Ventricini: dalla Madonnina, percorrere il sentiero
Ventricini fino alla alla Forcella del Belvedere e proseguire costeggiando la
parete superando lo spigolo dove attacca la "Mallucci-Geri-Lagomarsino",
scendere alcuni metri quindi risalire per cengia erbosa (II) fino ad un
terrazzino dove attacca la via "L'Olandese Volante" (sosta con spit e chiodo)
sotto degli evidenti strapiombi.
L1 55 m
Salire obliquando a destra per circa 20 metri (III+), quindi su dritti per
roccia appigliata e un diedrino erboso (IV+) uscire a destra su placca e poi
ancora obliquando a destra verso una grande cengia erbosa su cui si sosta, sotto
la verticale di evidenti strapiombi. (la sosta dell'Olandese Volante è sulla
stessa cengia 20 mt a sx). Chiodo di sosta lasciato dai ripetitori.
L2 55 m
Su dritti per placca (V-) per 25 mt (clessidre e fessure per friends). Salire i
primi modesti risalti degli strapiombi per un diedrino appena accennato, quindi
traversare a destra e superare la fascia strapiombante (possibile in diversi
punti con difficoltà omogenee di VI VI+ ) i ripetitori hanno lasciato un chiodo
dopo il traverso (ben ammanigliato) appena superata una lama gialla). Su
splendida placca a rigole (clessidra con kevlar appena sopra lo strapiombo)
salire obliquando a destra fin sotto la verticale di una fessura erbosa. Sosta
su clessidra e chiodo tolto (coincidente con la S2 della via "O Niamanè". I
ripetitori hanno lasciato due metri più in basso una sosta attrezzata con due
chiodi.
L3 45 m
Dalla sosta, traversando una seconda fessura erbosa che continua fino alla base
della parete, salire su dritti su roccia appigliata (IV+) fino ad un chiodo ad
anello (non visibile dal basso); scendere per un metro fino ad una lama e
traversare a dx per alcuni metri (VII) fino a prendere una caratteristica
fessura a zig zag (visibile dal basso) sopra degli strapiombi gialli. Seguire la
fessura verso dx (forma una specie di arco) (VII-) per 15 mt per poi uscire
dritti (V) per 10 mt fino a sostare in una nicchia su clessidroni (cordino).
(NB dalla sosta è possibile traversare
direttamente a destra per 4 metri per poi salire e prendere la fessura con
difficoltà minori V/V+)
L4 55 m
Dalla sosta salire ad un comodo terrazzino e poi a verso dx ad un evidente diedro fessurato (VI-) quindi su bellissima roccia ben appigliata (IV+) dritti fino a far sosta sull'aerea crestina a circa 5 metri dalla Forcella Bonacossa. Sosta sui grandi massi.
Questo ultima lunghezza è probabilmente coincidente con quella della via "Superspittili contro l'incredibile Mhulk"
La via è stata salita dai primi salitori usando 3 chiodi di cui due tolti. Usate quasi esclusivamente protezioni mobili. Un pò di materiale (relazionato) è stato lasciato in via dai ripetitori.
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La via come si può facilmente capire è stata dedicata a Roberto Iannilli. Per cui è con molto piacere che registro la sua solitaria il 16-06, e il suo commento:
Ieri l' ho ripetuta, mi è piaciuta e l' ho trovata bella impegnativa, direi al
livello di Maria Grazia Mondinelli, ma in fessura e senza spit.
Notevole il traversino, bello delicato e bellissima la successiva fessura:
bravissimo Paolo (già gli ho fatto i complimenti).
La relazione non è molto chiara per trovare l' attacco (infatti io non l' ho
trovato), se non si conosce "l' olandese volante" non si capisce dove sta.
Ho attaccato un po più a dx, ma ho puntato al tetto ed ho trovato la via, però
mi sono ritrovato a fare i primi due tiri in uno solo (con la corda da 70), sono
arrivato subito al chiodo sotto il tetto.
I gradi mi sembrano giusti, forse il VI- (ultimo tiro) in uscita è troppo, mi è
sembrato un onesto V+ (a proposito, è più lungo di 55 metri, è per lo meno 60,
la corda si tende per le scarse protezione, la mia da 70 era quasi finita).
Praticamente i chiodi utili sono tutti in parete. Ne ho usati altri due, ma
avevo un po' di strizza da solo, ho raddoppiato il chiodo ad anello prima del
traverso (non è il massimo e li si rischia un bel volo/pendolo) e ne ho aggiunto
un altro subito dopo, in modo da avere una protezione più alta per la parte
finale del traverso e l'inizio della fessura. Anche questo ultimo, in cordata e
con una maggiore pompa di quella che avevo ieri, è superfluo.
Sono contento di averla ripetuta.
Ciao