Il venerdì pomeriggio tre persone raggiungono Prati di Tivo
con l’auto di Enea Fiorentini: oltre ad Enea ci
sono Norbert e Andrea62, giunto a Roma in treno da
Monza. Questi e' un personaggio che come alpinista non ha
combinato un gran che e pertanto investe i malcapitati con
scritti di montagna dal primo grado in giu'.
Convenevoli e pesentazioni con un forte gruppo di
arrampicatori niusgruppari raccolti attorno ad una tavola
imbandita con vino e vivande. Ci sono Buzz, Kluge, Alloful,
Ragnux, JB, Uliano.
Dopo un caffe' tutti assieme al bar, Enea e Norbert vanno a
dormire in una locanda di Fano Adriano mentre Andrea62 va al
Rifugio delle Guide. Qui, giusto quando si è appena appisolato,
viene piacevolmente risvegliato dall’arrivo di 5 compagni di
raduno: sono amici di Mapan, Cavaliere del Lago di Braies
ed elemento catalizzatore del "gruppo escursionisti
romani" di ISM.
Sabato mattina ritrovo generale sul piazzale. Ci si presenta con
chi è arrivato tardi la sera prima (il Topocane, Heidi,
Elena Gatta, la sERE, Stefania detta Zyon) e
poi si parte. Oltre agli arrampicatori si forma anche un gruppo
di quattro persone dirette alla cima del Corno Grande per la via
normale: sono Andrea62, Elena Gatta, Gian_luca e Norbert.
Scesi dalla seggiovia, i quattro trovano subito l’accordo sul
ritmo e in un’ora arrivano il rifugio Franchetti dove si
concedono una sosta prolungata.
Qui vengono raggiunti da Mapan e dai suoi amici: Greg,
Tatsuya_Uesegi e S_mack di ISM più gli ospiti Francesca
e Fabio. Presentazioni, abbracci, strette di mano.
Mentre questi a loro volta fanno una sosta, i primi quattro
ripartono e si portano sulla Sella dei Due Corni: l'ambiente e'
dolomitico, le creste e i torrioni del Corno Piccolo sono in
pieno sole (c'è già una bella foto pubblicata da Buzz).
Più avanti, su un passaggio attrezzato con corda fissa, la Gatta
indugia brevemente ma poi, grazie ai preziosi suggerimenti di Gian_luca
e ai moderati incitamenti di Andrea62, la Elena tiene
fede al suo cognome e sgattaiola agilmente oltre l'ostacolo.
Dopo il Passo del Cannone nubi scure si addensano sulle cime.
Questo consiglia ad Elena, Norbert e Gian_luca di fermarsi.
Invece Andrea62 getta il cameratismo alle ortiche e
decide di proseguire per un "blitz" verso la cima.
Blitz un "corno": all’inizio del ghiaioso pendio
finale è sempre fermo e ansimante, assai ironico nei confronti
del suo progetto futuro di salire finalmente il suo primo
quattromila.
Una motivazione geografica ("la cima più alta dell’Appennino!")
e una assai più aderente allo spirito sportivo ("Ho fatto
600 chilometri") lo portano in cresta e quindi sulla vetta,
dopo aver lanciato uno sguardo sul bellissimo circo roccioso che
va dal Corno Orientale all’Occidentale. Sono le 12.30, ha
impiegato tre ore e mezza concedendosi circa un'ora di soste.
Non e' il primo "lumbard" a raggiungere la cima
quest'oggi: e' infatti circondato da una folta comitiva di
bresciani.
Firma il libro di vetta e poi, visto che il tempo sembra
tenere, indugia un po’ sulla cima fino all’arrivo del
"gruppo escursionisti romani" annunciato da Tatsuya_Uesegi.
Tutti insieme fanno onore al melone generosamente offerto da Mapan
e poi si fermano in cima per almeno un'ora.
In discesa, sulle roccette evoluzioni di Tatsuya_Uesegi,
in bella evidenza con il suo pile multicolore ("Marco
hai un futuro...al circo" pronostica Mapan).
Giunti a metà del ghiaione Mapan propone una scorciatoia
e tutti accettano. Più avanti qualcuno si ricorda delle
"scorciatoie Mapan" dalle parti del lago di Braies
(vedi il racconto "Cronaca di una disavventura in
montagna") e comincia a dubitare della bontà della scelta.
La scorciatota per il Passo del Cannone si rivela comunque
vincente e successivamente la comitiva fa ritorno al rifugio
Franchetti. Pochi minuti e scoppia il temporale pomeridiano,
cosi' il gruppo riesce a prendersi anche una salutare lavata e
conclude la gita quando ormai tutti gli altri da quasi un’ora
sono radunati al bar.
In serata tutti i partecipanti si ritrovano a Fano Adriano
davanti ad una bella tavola per la meritata cena. I timori che Andrea62
aveva avuto guardando il menu' ("No, in un ristorante
del centro Italia la cotoletta alla milanese no!")
vengono fugati in fretta. Dopo il bis di primi arriva infatti
una bella grigliata di agnello e maiale. Si parla di montagna ma
non soltanto, Norbert snocciola la propria conoscenza del
"Signore degli Anelli", Enea racconta alcuni
epidodi alpinistici vissuti sulle montagne abruzzesi, Andrea62
ripete in giro che anche lui è un uomo dell'Appennino, perchè
è nato in provincia di Pavia a Stradella che è il punto piu'
settentrionale degli Appennini (controllare per credere) e che
quindi è stato giusto salirne la montagna più alta. Infatti
non ha resistito alla tentazione di farsi fotografare accanto
alla croce sul punto culminante.
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by Andrea62
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