"""""""""Gran Sasso
d’Italia - Via dello Sperone Centrale alla Vetta Occidentale del Corno Grande
(2914 m)
Primi salitori : Andrea Bafile & c. – 8 luglio 1943
Sviluppo : 250 m circa
Salita con B.Moretti
Accesso : Da Campo Imperatore al Sassone sotto la Direttissima, quindi prendere
il sentiero per il Bivacco Bafile, e dopo aver attraversato il primo canale
detritico, risalire le ghiaie e i gradoni lungo il canale Moriggia-Acitelli per
circa 100 m, puntando al punto più basso dello sperone roccioso centrale che
scende dalla vetta (quello compreso tra la cresta SSE e il cosiddetto”Speroncino”).
L’attacco è dove il canale si restringe, pochi metri sopra la biforcazione.
L1 : aggirare sulla sx il primo salto verticale salendo lungo facili placche in
obliquo verso dx, sino alla S1 (3 ch. di sosta; 30 m);
L2 : salire direttamente su placca (chiodi) in direzione del diedro-canale
soprastante, sino a una comoda nicchia appena sotto il primo salto verticale (S2
: 3 ch. da rinforzare; 15 m);
L3 : superare il salto appena a sx (ch. nel diedro a dx; pass. di V), rientrando
subito nel diedro-camino (ch.) e uscendone, quando in alto si restringe (V-)
sulla placca di sx, quindi proseguire su terreno facile sino a un evidente
forcellino (S3 su spuntone o cl.; 30m);
L4 : abbassarsi 15 m a sx lungo il canale, sino alla S4 (fix + ch.) alla base di
un diedro obliquo (15m);
L5 : salire il diedro-rampa, obliquo da dx verso sx (2 ch., IV), quindi
proseguire su sfasciumi in direzione della liscia parete terminale sino a 10 m
circa sotto la stessa, sostando nel canale-camino evidente che sale verso dx, in
direzione dello sperone ( S5 su una grossa clessidra dentro il canale; 45m,
attenzione agli attriti della corda);
L6 : risalire il facile canale sino a pochi metri sotto il culmine dello
sperone, quindi proseguire a sx per placca (IV+/V-), nel tratto compreso tra lo
sperone (a dx) e un’evidente nicchia a “occhio” nero (a sx), sino a raggiungere
un terrazzino alla base della monolitica parete terminale (S6 su 2 spit; 40m);
L7 : traversare subito a sx (ch. con cordone) e risalire su roccia eccellente
per un’evidente colata grigia, fessurata sulla sx, fin sotto un evidente
strapiombo (fessura orizz. proteggibile alla sua base).
Da qui, due possibilità :
a)superare lo strapiombo appena sulla dx, su piccole prese (VI+), proseguendo
poi per una rigola grigia su difficoltà minori, quindi per la facile (III +)
placca terminale (visibile uno spit da 8mm qualche metro sulla dx), fino ad
uscire in cresta (60m; S7 su spuntoni)
b)salire alcuni metri sopra il chiodo, sfruttare per i piedi una rampa
obliqua verso dx, traversando orizz. qualche metro e salire poi verticalmente (V+)
per riprendere la facile placca appoggiata terminale (spit da 8mm), fino a
uscire in cresta (60 m; S7 su spuntoni) (A.Bafile & c. - 8.7.1943).
L8 : Dalla S7, seguire il filo di cresta per tracce evidenti e gradoni (II) sino
alla vetta occidentale (70m).
Discesa : per la Direttissima (S), o per la Cresta Ovest, o per la via Normale
(NO) proseguendo per il sentiero che collega il Rif. Franchetti alla Sella del
Brecciaio.
alcune foto:
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L7 la via da noi seguita punta diretta sopra l'occhio scuro al centro della foto seguendo la colata superando il muretto, la via originale traversa a destra
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da sopra il muretto di L7 (passaggio VI+)
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poco sopra il muretto finale dove la pendenza si addolcisce