A grandi passi verso il baratro

Ci sono innumerevoli segnali in questi giorni che la situazione in Ucraina stia precipitando.
I guerrafondai Usa-Ue vedono avvicinarsi la sconfitta sul campo e stanno per alzare il livello dello scontro.

Siamo in guerra da tempo. Da prima che lo sapessimo in realtà. L’Ucraina è stata condotta alla guerra con la Russia così come ora è condotta alla distruzione e alla strage dei suoi abitanti.
Soldati e civili.

Ma i soldati non erano per la maggior parte civili fino a qualche settimana prima del fronte? Non erano ragazzi, padri, fratelli, uomini che avevano la loro vita e le loro famiglie?
Si, in tutti gli eserciti ci sono i fanatici, quelli che hanno scelto. Ma quanti invece sono costretti a combattere e morire?

La puzza della propaganda di regime è diventata asfissiante. Tutti o quasi tutti quelli che contano, a livello media e politici, ripetono le veline dell’informazione Cia e nonostante il fatto, acclarato in ogni sondaggio, che la maggioranza della gente sappia che di mnzogne propagandistiche si tratti, vanno avanti senza alcun ritegno.

La Russia è stata COSTRETTA a combattere. E’ una questione esistenziale. Di sopravvivenza.
Gli Ucraini sono stati portati a combattere, dopo che sono state finanziate e armate per anni le milizie naziste, fomentato l’odio e la discriminazione nelle province storicamente e culturalmente russe, tenendo acceso per anni il fuoco della guerra nel Donbass, che ha fatto migliaia di vittime civili.

Nell’indifferenza? No. Non era indifferenza, quella dei governi occidentali. Era calcolo. Era cinismo. Era costringere la Russia a ammettere la propria debolezza,incapace di difendere il proprio popolo, oppure a reagire passando per aggressore.

Gli accordi di Minsk sono serviti solo a prendere tempo per armare un esercito, questo hanno detto i garanti di quegli accordi: Merkel e Hollande, Germania e Francia.
Per anni la Russia ha chiesto che gli accordi fossero rispettati.

Tutto questo non serve indagare nelle pieghe della storia, per saperlo. Basta leggere la cronaca.

E invece ci chiedono di armare l’Ucraina, di sanzionare la Russia, di bruciare i libri russi, di cacciare gli artisti russi.

A me della real politik Usa non frega un cazzo. Del loro tentativo di mantenere il governo del mondo tanto meno.
Odio la politica estera Usa, ma non odio gli americani. Continuerò a amare i loro scrittori, la loro musica, il loro popolo che ha molto di bello. E così farò con i russi, perché amo gli scrittori russi e la musica russa.
E penso che questa guerra si poteva fermare prima che partisse e si poteva fermare dopo che era partita.

Questi non hanno nemmeno una strategia. Pensavano seriamente che le sanzioni mettessero in ginocchio la Russia. In realtà in ginocchio c’è l’Europa. Agli Usa va bene lo stesso. Chi sta pagando il prezzo di sangue più alto è l’Ucraina e i Russi, certo.
Agli Usa va bene anche questo.

Il loro scopo è prolungare la guerra al massimo, costi quel che costi a Europa e Ucraina. Perché comunque costerà anche alla Russia e indebolirla è il loro scopo: metterla fuori gioco mentre risolvono il problema con la Cina, che ha armi nucleari solo sostanzialmente difensive, mentre la Russia no.

Ma ora sanno che l’esercito Ucraino rischia una Caporetto. Rischia il tracollo.
Non hanno più armi da inviare. L’esercito Ucraino è senza munizioni. Senza proiettili di artiglieria.
La mossa dei carri armati o degli aerei, che sta per arrivare, non servirà sul breve periodo. E’ pura propaganda.
Questa è una guerra che si sta combattendo con l’artiglieria, i droni e con il sangue e la merda nelle trincee. Non saranno qualche decina di carri armati o qualche aereo, in un inferno di logistica con decine di sistemi d’arma diversi, peraltro forniti nel giro di diversi mesi perché ovviamente bisogna addestrare gli equipaggi a cambiare le sorti della guerra.

La Russia ha dimostrato una resilienza che l’Occidente non si aspettava, perché le elite che governano l’occidente vivono in mondi distaccati dalla realtà. Per esempio pensano che il il PIL della Russia sia poca cosa, inferiore come è persino a quello della Spagna.
Senonché il Pil della Russia è fatto di materie prime e lavorazione materie prime. Il Pil dell’occidente è fatto per quasi la metà di CARTA. Di quello che una volta si chiamava carta cioè, e che oggi è digitale: cioè servizi finanziari. Cioè quando vai a stringere: FUFFA.

La Russia ha petrolio, gas, carbone, ferro, acciaio. E non è affatto isolata. Se dovessimo mettere sul piatto della bilancia le masse di uomini, sugli otto miliardi di popolazione del pianeta, che stano dalla parte della Russia siamo ben oltre il 70%.
La Russia è inevitabile che sconfigga l’esercito Ucraino, per quanto sommerso di armi (fino a adesso), soldi, mercenari e intelligence occidentali.

La Russia ha anche RAGIONE. Dettaglio che forse importerà agli storici, se ce ne saranno.

Il fatto è che nonostante l’evidenza che l’Ucraina non possa vincere, questi, ipocriti, pazzi, miserabili, continuano con la loro folle propaganda a affermare che lo farà. E siccome hanno dimostrato in questi anni anche con le assurde bugie della pandemia che vivono in un modo costruito sulla base di ciò che si raccontano e in cui i servi non hanno coraggio di gridargli che il re è nudo, andranno avanti imperterriti come lemmings, fino a bruciarsi al fuoco nucleare.
Portandoci tutti con loro. Maledetti farabutti e assassini.

Non hanno altro modo, nelle prossime settimane, di rovesciare le sorti della guerra se non rilanciando.
E rilanciare significa l’entrata sul campo di battaglia di un paese Nato. Ma l’unico paese che può essere in grado di fermare l’avanzata Russa, per armamenti e numeri dell’esercito è la Polonia.
Potrebbero inventarsi un esercito di”volontari” per tenere fuori il resto dei paesi Nato, per ora, dalla guerra dichiarata.
Ci sono altre opzioni possibili, come per esempio fornire armi nucleari all’Ucraina. Ma sarebbero ancora più pazzesche.
In ogni caso, qualcosa bolle in pentola.
Diverse ambasciate hanno chiesto ai loro connazionali di abbandonare Russia e Bielorussia.
Una portaerei Usa e la flottiglia che la accompagna, con la scusa del terremoto in Turchia, si è avvicinata al teatro di guerra.
Ci sono altri segnali di escalation.

E in tutto questo è vomitevole il servilismo e la cecità non tanto dei media, ché quelli vengono da decenni di selezione per essere strumenti di propaganda e nulla più, o dei politici, che sono pupazzi eterodiretti. Ma, mi domando, non c’è più nessuno in questo paese che abbia mantenuto un minimo di senso critico e di lucidità mentale?

Nessuno che abbia ancora voce?