donne

Ho imparato da ragazzo a considerare le donne prima di tutto esseri pensanti.
Sembra poco, e scontato. Ma è dura da scartavetrare la patina culturale per cui le donne agli occhi di un maschio sono prima di tutto, altro.
Siamo diversi biologicamente e questa diversità biologica ha prodotto quella culturale.
Gli assetti economici poi cambiano e quelli culturali si adeguano, disegnandosi sulle strutture socio-economiche. Ma ci vuole tempo. E comunque resta la diversità biologica.
 
Ma questo, in fondo, basta saperlo, no?
Maschi, femmine… diversi ma necessari, reciprocamente. Un po’ consapevoli e un po’ strumenti di meccanismi biologici, ma anche cercando di essere ironici e distaccati quando vediamo come certa cultura ci condizioni.
 
Non ho mai sofferto di complessi d’inferiorità verso il femminismo. E nemmeno di aggressività.
Non devo dimostrare niente a nessuno, e nulla da una donna deve essermi dimostrato.
 
Il mio rapporto è con le persone. Con gli esseri senzienti.
 
Però devo dire che preferisco rapportarmi alle donne.
Sono più disposte a pensare. Sono più attratte, in genere, e come me, dalle riflessioni sui sentimenti. Più attente al significato delle emozioni.
 
Spesso, fra maschi, si instaura un meccanismo competitivo, consapevolmente o meno.
Con le donne c’è magari la battuta maliziosa, l’attrazione fisica anche, il gioco dei sessi è sempre presente, anche quando solo in sottofondo, una specie di trama su cui vanno a intessersi discorsi che nulla hanno di corteggiatorio, anzi.
C’è una similitudine nel ricercare dialoghi che vanno dalla politica alle emozioni passando per la tecnica ma anche per il semplice estetismo.
I maschi in genere sono più trattenuti. Quasi temessero fra loro di scoprirsi, ognuno considerando l’altro un pericolso rivale a cui confidando proprie debolezze si scopre il fianco a futuri attacchi.
 
Io non sono così.
Non sono così forte da essere indifferente alla perdita di amicizie.
Ma non mi spaventa, se questo deve essere.
Non mi tengo nulla per paura di…perderlo.  Ogni rapporto che ho ce l’ho perchè nella reciproca trasparenza ci troviamo interessanti, stimolanti, affidabili…
Ecco. Con le donne mi è più facile.
Con gli uomini molto meno.
 
Questo è vero soprattutto nel web, dove l’interazione rimane nell’ambito dello scambio virtuale. Senza commistioni di altro genere, a cui si può essere tentati, quando ci si trova interessanti, stimolanti, e, magari, anche molto attraenti.
Ma è vero anche nella vita reale. Dove ho un sacco di amiche, amiche. Veramente amiche.
 
Ecco.
Secondo me le donne sono (mediamente, è chiaro) interlocutori molto più interessanti e completi dei maschi.
A qualsiasi età.
I maschi molto, molto meno.
 
Non è che non siano intelligenti, i maschi. Ma spesso la loro intelligenza è settoriale. E’ indirizzata verso qualcosa di specifico.
Sono incapaci, quando posseggono intelligenza, di spaziare dall’ambito razionale a quello emotivo (mediamente, sempre).
 
Insomma, ripeto, perché odio le generalizzazioni… mediamente più femmine dei maschi sanno essere multiformi, ricche dal punto di vista emozionale e capaci di esternarlo in una comunicazione che non sia fra intimi.
 
E poi, come maschio, le preferisco 🙂 perché sono (per me) piacevoli da guardare. E non è poco … Animoticon

Insomma, lungi da me l’idea di essere esaustivo su questo argomento. E’ solo uno spunto di riflessione.

55 Risposte a “donne”

  1. Come esponente del sesso femminile dovrei essere ‘felice’ della tua accurata disamina. Come persona un po’ meno. Nel senso che, come persona, sono contraria all’eterna dualità uomo/donna.
    Ma esiste, e questo è un dato di fatto.
    Certo le tue considerazioni derivano da percezioni soggettive, perchè vedi.. anche io mi trovo a fare lo stesso ragionamento: mi trovo molto meglio con gli uomini, che, una volta instradati, sanno dare il meglio di loro stessi… Con le donne, specialmente con quelle con cui il rapporto è limitato al virtuale, beh, ho anche io le mie remore.
    E lo stesso spirito competitivo si sviluppa anche tra donne.
     
    Per quanto riguarda quel carattere ‘multiforme’ che tu ci attribuisci, credo che sia dovuto, purtroppo o per fortuna, proprio a quella diversità culturale, che volenti o nolenti, ci viene insegnata fin da piccole.
    Per esempio, sei donna, quindi sarai moglie e madre. E se vuoi studiare o lavorare, dovrai essere brava su più fronti. E se vuoi far carriera nel lavoro, dovrai dimostrare di essere più brava di un uomo, anche se apertamente non te lo chiederà nessuno. E non dovrai lasciar trasparire le tue emozioni.
    La donna, pur di affrancarsi dallo stereotipo dell’angelo del focolare, ha accettato tutto questo. E ci è riuscita. Mediamente ;-))
    Comunque… anche per me gli uomini sono più piacevoli da guardare…

  2. Si, mi rendo conto di quello che dici e sono d’accordo. Ci avevo anche pensato ma è un argomento talmente vasto… mi sono limitato ad alcune percezioni, personali.
     
    La diversità esiste. Non è necessariamente un dualismo (in senso negativo), può essere un arricchimento. In un buon rapporto uomo-donna l’insieme è maggiore della somma delle due parti.
    Lo diventa quando non si riesce ad uscire dagli stereotipi, siano essi biologici o culturali.
     
     
     
     

  3. sono abituata a ragionare in termini di persona. non vedo caratteristiche, se non fisiche, che distinguono in maniera netta i due sessi. certo quello che la società in generale mette in evidenza, classificando, emarginando, separando è visibile ogni momento. ma nella vita di ogni giorno ci sono le persone, uomini e donne che sanno essere sessisti oppure con aperture mentali interessanti, con caratteri prettamente femminili in maschietti e viceversa – il miglior pettegolo del quartiere è, appunto, un pettegolo maschio… di solito l’essere pettegoli viene dato come appannaggio a noi donne!
    comunque, hai ragione nel sostenere che noi donne siamo meglio, è vero lo siamo!:-)))

  4. siete meglio per me, sicuramente … ;-)…a parte gli scherzi. le differenze esistono.sono biologiche innanzitutto, e poi culturali ataviche e culturali superficiali.non voglio fare un calderone in cui buttare il minestrone con mille argomenti diversi, che poi alla fine non si capisce più niente, quindi non entro nel merito di queste differenze, ognuna delle quali andrebbe analizzata a lungo sotto molti punti di vista.però fra due persone intelligenti (persone, appunto, a prescindere dal sesso) queste differenze possono essere messe in luce, anche quando determinano comportamenti inconsapevoli.Non c’è nulla di male nel riconoscere la propria specificità.

  5. Concordo sull’esistenza delle differenze…poi c’è chi si ostina a chiuderle in compartimenti a stagno, chi le ha mischiate facendo un macello (non mi riferisco ai gay, ne ho conosciuti di molto intelligenti, sobri ed educati, piuttosto a quegli uomini che si sono rassegnati ad essere vittime di donne troppo mascoline e…a queste ultime) e chi passa la vita a riflettere su dove sia il loro punto di unione complementare…ma ci sono. Ed è questo il bello! L’argomento è vasto, si ma è davvero piacevole ricercare i percorsi di differenti sensibilità, soprattutto quando chi interagisce lo fa spogliandosi (nei limiti del possibile…) degli schemi, spesso inopportuni frutto di un retaggio culturale atavico. Non posso negare che per me sarebbe impossibile prendere coscienza di tutti gli aspetti della mia femminilità se non avessi la possibilità di rapportarmi al mondo maschile, nei suoi pregi e nei suoi difetti. Ci sono sfaccettature (non poche direi…) che sarebbero rimaste lì assopite…e penso ce ne siano tante altre che ancora possono venir fuori se stimolate da chi esiste biologicamente per completarci. Bello…si,davvero bello…

  6. Sono d’accordo è un argomento talmente vasto, che una mia
    risposta non potrà mai essere così esaustiva per poterlo spiegare ….beh mi
    sembra abbastanza scontato dire che le donne sono miglioriO_ò

    "Diversità"….mmmhh.. ha poca importanza nella mia
    visione, è un termine che viene continuamente “deformato” e prende sfumature
    che a volte non condivido. Quello di cui sono convinta è che non c’è un sesso
    migliore e uno peggiore, ciascuno hanno i loro pro e contro ed entrambi hanno
    assoluto bisogno di unirsi al loro opposto proprio per colmare alle proprie “mancanze”.
    Insomma sono palesemente diversi e occupano ruoli diversi, ma sono come due
    metà, sono entrambe “diverse ma necessarie”.

    Ne l’una nè l’altra possono “realizzare” niente da sole.^__^Baci fondenti..                         ___Giulia___

  7. È il mio argomento.Ho troppo da dire.Dovrei farci più d’un post e invece sono impegnata in sessioni di divanismo ed aria condizionata e scrivo dal cell,quindi ho pure pochi caratteri a disposizione.Io sono una radicata femminista ma delusissima dalle donne,non da tutte,certo.Io credevo nella "sorellanza",invece incontro donne maschiliste,non donne mascoline.Non incontro più donne mascoline dagli anni 80!Vedo donne che si adeguano a standard imposti dagli uomini,che si fanno lo sgambetto per stracci d’uomini

  8. Nn generalizzo,anzi,conosco donne meravigliose,mondi di passione e cultura in cui perdersi,ma sono eccezioni.Poi vedo solo scimmiette ammaestrate che si svendono credendo d’acquistare.E io nn vorrei essere guardata quando esprimo l’anima.Bella o brutta è comunque un danno,un limite all’universo che mi porto dentro.Sugli uomini sono abbastanza d’accordo,anche se,quando si aprono,diventano maledettamente simili alle donne.Anche loro spariscono quando si fidanzano!:D

  9. Me so staccata dal divano per approdare al letto ( e al portatile), quindi perdona il mio imperversare considerando l’immane sforzo fisico da me affrontato!:D Io mi sento sempre più schiava del mio esser nata donna (oddio, sono grassa!Oddio, sto invecchiando!Oddio, il mio contorno occhi cede!Oddio, non ho un fidanzato!Oddio,sono una gattara!Oddio, sono nervosa, ora si dirà che è la sindrome premestrual!Oddio, ho sense of humor, quindi non avrò mai un uomo!Oddio, odio i tacchi!) ma vedo anche differenze enormi tra il maschio medio italico e il suo corrispettivo britannico. Mi spiace, ma i miei amici inglesi, irlandesi, scozzesi, sono diversi e non poco. Sanno esprimersi, mi trattano come un’amica molto più che come una probabile preda e sanno perfino ammettere d’essere un pò isterici, fragili e di piangere senza motivo. Non sono casi isolati e non ci sono voluti mesi per arrivare a tale livello di confidenza. Semplicemente loro non hanno avuto Berlusconi e la nostra televisione. Lì le donne sono davvero più libere, non si sentono più libere solo perchè hanno tot carne in mostra. Lì non ci sono soubrette che tentano di sdoganare volgare mercificazione del corpo sotto forma di calendari facendola passare per "arte". E non so se avete preso coscienza delle ultime generazioni di italiani…Vabbè, mi fermo, rimetto le catene al Savonarola che è in me!:D Si vede che mi prende?:)))

  10. Stai descrivendo la mediocrità che non ha sesso. Non ci salva essere maschi o essere femmine, dalla mediocrità.
    A me non piacciono le donne che usano le armi della femminilità, la civetteria, per acquisire potere. Abituate a uomini con la lingua di fuori di fronte a uno sbattere di ciglia o un sorriso profumato.
    Lo prendo per un insulto alla mia intelligenza e mi regolo di conseguenza, diventando freddo, duro e insensibile anche se mi si spogliasse davanti.
    E ce ne sono, di donne così. Adatte ai maschi che parlano la loro lingua, d’altro canto.
    Ogni Berlusconi trova una Carfagna, in fondo. E viceversa.
     
    Io apprezzo l’intelligenza e l’onestà intellettuale; poi questo non basta, a farmi innamorare di una donna, e nemmeno per esserne attratto. Ma è è necessario per poterla stimare come persona.
     
    Posso anche essere attratto dalla bella oca. C’è una parte "maschio" di me, che se ne fregherebbe che la femmina parli o stia zitta. Ma insomma, ormai so per esperienza, che passata la tempesta ormonale, resta solo l’oca… e non vale la pena.
     
    Saranno gli ormoni che calano con l’età, o la saggezza?
    Chissà.

  11. Una cosa che ho capito un po’ di tempo fa, ma non molto, è che le caratteristiche, di una persona, di un popolo, di un oggetto, di una storia… di qualsiasi cosa; le caratteristiche, ovvero ciò che contraddistingue qualsiasi cosa da un’altra… ha INSIEME, NELLO STESSO MOMENTO, una valenza positiva, e una negativa.
    La tolleranza è anche lassismo; la perseveranza è anche accanimento; la serietà è anche tetraggine; la precisione anche pignoleria… e così via.
     
    E così, quelli che sono lati positivi e apprezzati, possono poi divenire, senza accorgersene quasi, ciò che divide.
    La sensibilità, per esempio, così apprezzata, nelle femmine data quasi per scontata e nei maschi rara; è anche quella cosa che fa pensare troppo, che crea le paranoie, che fa fare mille domande.
     
    Il maschio biologicamente, è programmato a basso livello per vedere la femmina come preda.
    Noi questa cosa ce l’abbiamo dentro. L’aggressività, la tendenza a vedere praticamente quasi tutte le donne come possibili partner sessuali, per un maschio è normale a livello inconscio.
    E’ un istinto che va controllato a livello razionale.
     
    E, culturalmente, questa caratteristica è vista come positiva. Il maschio sicuro di se attira le donne.
    Che poi magari razionalmente analizzano e capiscono che non è il partner che vogliono.
     
    Ma insomma, in un modo o nell’altro, magari senza rendersene conto, tutti più o meno rispondiamo a questi segnali. E siamo contraddittori: magari ci sentiamo attratti inspiegabilmente da persone che razionalmente sappiamo inadeguate a noi.
     
     

  12. Meglio oca ma… bbona !!! e sopratutto che non capisca un emerita mazza…
    Che racchia ma colta e spratutto rompic…..oni!!! (E VICEVERSA X I MASCHIETTI)
    TANTO CHE TE NE FREGA DI INTELLIGENTE E BELLO DE NASCITA, CI SEI GIA TU, PER LA LEGGE DI COMPENSAZIONE (O… ANCHE IO SONO BELLA DE NASCITA X L’INTELLIGENZA E LA CULTURA MI DEVO DARE DA FARE !!!)
    PER ME è IL  BINOMIO PERFETTO …!!!
    ALTRIMENTI BONA ,COLTA, INTELIGENTE ,FEDELE , ECC ECC _(MI SEMBRA UNA BEAUTIFULATA!!!)
    LA COSA PIù BELLA è LA DIVERSITà BIOLGICA GRAZIE AL CIELO…
    A ME PERSONALMENTE PIACCIONO I MASCHI MASCHI  🙂
    TI FAREI CONOSCERE VOLENTIERI LA MIA VICINA DI CASA… ANCHE LEI DONNA  U MAMMA CHE GENIO MA U U MAMMA CHE CESSO LEI è UNA DONNA COMPLETA NON LE MANCA DAVVERO NIENTE è BRUTTA E SOPRATUTTO SCEMA….!!!!
    CMQ A ME PIACEVI LO STESSO ANCHE SE NON SCRIVEVI TUTTI QUEI BEI COMPLIMENTI SULLE DONNE…..!!!!
    SEI TROPPO BELLO DE NATURA E ANOI CI PIACI COSì:-):-)))))
     
      CIAO SCIMMIA M.

  13. Una donna mi deve attrarre fisicamente, deve esserci "chimica", questo è certo. Ma anche devo stimarla intellettualmente. La bambola dal bel corpo non mi dice assolutamente nulla. L’erotismo passa per la testa e se la testa è vuota che fai?

  14. Roberto, ultimamente purtroppo, non solo le donne sono bone ed oche, ma anche i maschietti!!
    Devo dirti che gli uomini che mi hanno fatto inamorare veramente non erano belli, ma avevano un gran fascino che emanavano da tutti i pori. Non a caso tutte le mie amiche cercavano di portarmeli via!
    Adesso non ce ne sono più di questo tipo. La maggior parte degli uomini cura in maniera smisurata il proprio fisico e le donne sono così sceme da prenderli in considerazione (almeno così credono questo tipo di uomini). Non so. Sembrano delle femmine. Si depilano, stanno le ore ad aggiustarsi i capelli e poi, quando parlano, non sanno mettere insieme due parole sensate!! Sono persone prive di contenuto!! La cosa mi deprime molto perché mi sembra una situazione senza speranza!!! Questi uomini mi annoiano da morire. Sono perfetti per fare un giretto al centro (come se fossero un bel paio di scarpe) ma non mi ispirano neanche per farci del sesso … (come invece fanno molte ragazze). E che te devo dì!!?? Sono all’antica!! 🙂

  15. lo sai che scherzo sempre …. ma sono daccordo con te
    io tendo sempre a minimizzare , perchè come già detto è un argomento
    dalle mille sfaccettature e talmente ampio che potemmo postare una vita…
    cmq con una bella testa vuota … appoggi l’ orecchio al suo lobo chiudi l’ occhi
    e senti il  mareee!!!  ciao te mando un baciotto con lo schiocco.  smmmack !!!!

  16. ah sì,assolutamente. Alla maggioranza degli uomini piacciono belle e stupidine, semplici, manovrabili, dipendenti dal loro giudizio ma mai dipendenti emotivamente (le rompi, appunto) ma il tipo del tronista ( che pure dilaga) io lo adoro! Se ne trovo uno lo prendo per il bip per ore senza che si renda conto che lo sto insultando!Però ci sono troppi pregiudizi anche sull’idea " bruttino=intelligente". Francamente ho trovato che i bruttini ( il mio solito target) sono i peggiori perchè in realtà sono frustrati, rancorosi per tutti i "no" subiti nel passato, desiderosi di rivalsa e di togliersi il marchio dello sfigato. Le fregature più grandi le ho avute da loro. Sono quelli che sognano la velina laureata in fisica nucleare da esibire con gli amici e poi gettare via per vantarsi d’aver spezzato il cuore di tale esemplare. Paradossalmente ho trovato molta più civiltà, maturità e sensibilità in certi carini abbastanza da essere rilassati e non aver neppure bisogno d’imbottire una donna di balle per portarsela a letto.

  17. Questa diversità di base ci rende inevitabilmente attraenti. Mi fa piacere che un uomo parli di "ricchezza emozionale femminile" al posto di "sindromi paranoiche" o "attacchi d’isteria"(mi è capitato di sentire anche questo); se tutti gli uomini avessero la tua stessa dimestichezza sentimentale si eviterebbero quei noiosi fraintendimenti in cui si passano le ore a cercare di attribuire significati a parole e gesti…Quanta fatica inutile se poi non si condivide lo stesso codice!!!
     
     
     
     
     
     

  18. Lo stesso codice… è una parola.Ti ringrazio per quello che mi dici, però penso che non sia così. Quando va bene, si passano ore "a cercare di attribuire significati a parole e gesti". Quando va male si resta con il fraintendimento, che a volte stratifica e diventa certezza, per cui avviene che dopo anni di frequentazione ti senti dire delle cose che tu pensi: ma questo/a non ha mai capito nulla, di me! Le parole sono simboli. O più poeticamente, gusci vuoti. Noi li riempiamo di significati in base al nostro vissuto emozionale, che anche se apparteniamo al medesimo ambito culturale e si è vissuti esperienze più o meno assimilabili, hanno valori diversi. Per i gesti è lo stesso.Tu puoi fare una cosa che per te è un atto d’amore; l’altra persona può viverla come una minaccia.Se tu sei vissuta in una famiglia in cui è disdicevole l’espressione pubblica dei sentimenti un uomo che venga sotto casa tua a farti una serenata di creerà un imbarazzo tale da darti fastidio. Lui non capirà.Ma sono tantissimi gli esempi che si potrebbero far in questo senso. Quelli che chiamiamo "valori comuni" sono proprio quelle cose che metti nei gusci delle parole. Così il simbolo riesce a veicolare un mucchio di significati velocemente. Ma a volte ci sono dei corto circuiti che mandano in tilt il sistema. Per me l’amore è cercare di rendersi trasparenti, chiedendo all’altro comprensione per le tue paure, insicurezze, ansie. L’amore è un coltello che apre le tue difese e mette a nudo la tua anima. In modo che l’altro capisca che valore hanno per te parole, gesti.Per questo fa tanto male il tradimento. Non necessariamente quello sessuale. E anche, la sensazione di stanchezza, di fatica sprecata, di macerie, di devastazione che lascia un amore finito.Vabbè ma sto divagando.

  19. Va bene anche quando divaghi…
    Credo che certi fraintendimenti non si supereranno mai, e credo che solo un forte sentimento  (che tu descrivi benissimo), unito a quella cosa meravigliosa che chiamano empatia, aiuti a sanare le incongruenze del codice.  
    Buona giornata-sudata romana!
     

  20. buona giornata (sudata) romana, napoletana… italiana a tutti :)licia, quello che dici è verissimo: i belli sono vacui, i brutti sono cattivi. (ma si una bella generalizzazione ogni tanto ci vuole)l’ideale è un bello che è stato brutto, o che almeno fosse convinto di esserlo; o insomma, perlomeno "un tipo". :)))

  21. Ma per carità!Ho una vasta esperienza di uomini colmi di rancore per un passato da bruttini rifiutati dalle donne!Gli unici uomini in cui potrei mai porre una speranza sono quelli che non sono andati alla scuola del "branco", quelli che non sono cresciuti in comitive dove l’elemento femminile è la provvisoria ragazza di qualcuno. Ne abbiamo già parlato. Sono una certezza. Gli uomini costruiscono i propri legami d’amicizia sul luogo comune che vuole quella tra maschi come amicizia vera e vuole le donne come serpi che si fanno a pezzi a vicenda. Mi fa ridere come si giri perfino l’antropologia a favore dell’uomo. é questa società che spinge le donne a competere e non solo l’uomo è geneticamente programmato per avere più partner. Dove gli animali sono monogami, lo sono entrambi i sessi. Altrimenti ci si imbatte in maschi che fecondano più femmine e femmine fecondate da più maschi (anche durante lo stesso periodo di calore) o maschi Alfa e femmine Alfa che si riproducono mentre il resto del branco resta all’asciutto. Solo nella società umana le donne finiscono col ridursi a fare ciò che gli viene imposto ( o a cui sono state persuase) e gli uomini fanno il proprio comodo. Ma se davvero fosse così, perchè nessuno degli amici dei miei ex era mai contento che il loro compagno di  scorribande fosse innamorato e hanno cercato platealmente di dividere la coppia con insinuazioni e lavoro ai fianchi e io ho le mie 3/4 amiche tutte felicemente sistemate, alle quali mai mi sarei sognata d’insinuare dubbi ( e altrettanto hanno fatto con me)? Se davvero l’amicizia tra donne non esiste, come mai, dopo tutte le mie peripezie, quello che mi resta e su cui posso ancora contare è l’affetto delle mie amiche? Non ci dividono nemmeno i diversi status sociali, culturali e i cambi di pannolini. Però incontro di continuo galline guerreggianti e astiose che cascano nei luoghi comuni  (che io sostengo siano diffusi ad arte per dividerci). Altro luogo comune a favore dei maschietti? Che ci sarebbero 7 donne per ogni uomo. Bè, è vero, ma ben pochi diffondono statistiche che dicono che nascono sempre più maschi rispetto alle donne. Pare che tra i 20 e i 35 anni il rapporto sia di 103 uomini per 100 donne. Le proporzioni si invertono drasticamente all’aumentare della fascia d’età grazie alla maggior aspettativa di vita femminile. Insomma, gli uomini dovrebbero essere grati agli omosessuali se gli tocca una donna a testa, altrimenti neppure quella!Però per ogni uomo ci sono 6 nonnine piene di speranza! 🙂 Sono queste balle che portano i maschietti d’oggi a fuggire dalle relazioni stabili,rischiando di ritrovarsi soli a 60 anni a cercarsi una slava 20 enne ( che segretamente li deruba e porta il denaro al suo giovane amichetto).
    Ok, per fortuna sei fuori dal coro, altrimenti anche tu mi avresti bollata come "isterica, paranoica, in balia di sindrome pre-mestruale e perfino di quella post-mestruale"!:D

  22. Uhmci sono alcune cose del tuo discorso che sottoscrivo pienamente, ma anche alcune semplificazioni che no.In particolare non sottoscrivo che laddove le donne non sono autocoscienti ma "galline guerreggianti e astiose" sia colpa dei maschi che diffondono luoghi comuni ad arte per dividerci.Maschi e femmine penso siano entrambi vittime ed insieme responsabili. La divisione storica dei ruoli che ha visto nella stragrande maggioranza delle culture le femmine relegate a ruoli subalterni non è colpa dei maschi (anche se ovviamente chi li ha tende a mantenere i propri privilegi) ma della diversificazione biologica che rende la femmina bisognosa di assistenza durante la maternità e l’allevamento della prole. E non è vero che maschi e femmine hanno le stesse facoltà di propagare il proprio patrimonio genetico. Le femmine hanno dei tempi biologici (maternità/svezzamento) che in alcuni casi può essere anche di tre anni (minimo un anno); i maschi no. Quindi le femmine sono portate a scegliere con molta più cura il proprio partner e quindi a legarsi ad esso; i maschi molto meno.Insomma, per farla breve, ci sono motivazioni biologiche che sono alla base delle differenze culturali, che oggi si stanno superando grazie a delle condizioni economico-sociali che permettono (ad esempio) di svincolare in parte la femmina dalla necessità di un compagno per allevare la prole. La questione delle 7 donne per 1 maschio sono ovviamente scemenze… basta dare un’occhiata alle percentuali di popolazione.  Certo non è su assunti del genere che si può fare un discorso serio. Mi meraviglia che tu possa sprecare parole per rispondere a qualche deficiente che te lo ha fatto.:-)))

  23. eh no, non sono d’accordo. Per quanto riguarda le generalizzazioni è ovvio che non posso mettere le liste di nomi di quelli che fanno eccezione o dividere l’umanità in sottogruppi (sarebbero anche quelli tentativi di porre etichette che ti farebbero sdegnare). Non sono io a supporre manipolazioni sociali e boicottaggi dell’autocoscienza femminile. L’ho letto da alcune sociologhe, psicologhe, opinioniste qua e là. Saranno forse vetero- femministe ma mi trovano d’accordo quando, ad esempio, dicono che le donne di oggi stanno utilizzando male alcuni vantaggi ottenuti o li stanno deformando, soprattutto quando si rendono "oggetto-consenziente". Vedo un dilagare di ragazzine che usano la propria sessualità solo come forma di accettazione sociale. Non era questa la parità sessuale che avremmo dovuto raggiungere. Difatti non è parità. Un esempio molto grossolano ma efficace : oggi s’è diffuso un porno estremo fruito da quantità di ragazzini grazie all’utilizzo di pc e cellulari wap. Questo porno ha deformato le idee a molti adolescenti ( e non) convinti che le donne siano felici di darsi a prestazioni estreme. Bè, le interviste alle porno-attrici 19 enni dicono il contrario. é allarme negli Stati Uniti e in Italia, bè, vuoi negare l’influenza di 25 anni di televisione berlusconiana? E il marketing che spinge le ragazzine pre -adolescenti al look sexy? Guarda che quando avevo 12 anni vestivamo in modo molto diverso. Oggi vedo 12 enni su tacchi che non ho mai avuto il coraggio di mettere.
    Per quanto riguarda i nostri precedenti antropologici non ero scesa nel dettaglio. Sappiamo tutti che la donna ha una sola ovulazione al mese, si suppone che nelle società ancestrali (oggi un pò meno) le donne ovulassero tutte nello stesso periodo e che allevassero i bambini tutte insieme mentre gli uomini erano via per settimane, mesi, anni , per caccia, esplorazioni, guerre. Si dice che la donna sia attratta da un tipo di maschio, durante l’ovulazione, e da un tipo completamente diverso, nel resto del mese. Tra i primati, per lo più, l’accoppiamento è random e i maschi si disinteressano all’allevamento dei cuccioli. I nostri parenti più prossimi, dopo i primati, sono i felini. Le femmine di leopardo allevano i cuccioli da sole, le leonesse allevano i cuccioli insieme mentre i leoni fanno lotte per il territorio o dormono, le gatte formano comunità di femmine e allevano i gattini, mentre i maschi fanno lotte per il territorio e si fanno vivi molto di rado. E, mi spiace, ma tutte loro non si accoppiano solo con il capobranco. A che serve la selezione naturale se ad ogni ovulazione concorre sempre lo stesso dna? Francamente credo che le donne abbiano cominciato a scegliere un singolo compagno quando sono nate le ragioni sociali per l’esistenza della coppia. Neppure noi siamo prive dell’istinto alla caccia, alla novità e alla diversità biologica. Ehm…la pubblicità dei messaggi gratis di una certa compagnia telefonica credo dipinga il reale passato antropologico umano, con donne che si accoppiavano con più uomini nello stesso periodo fertile (e uomini con più donne), anche se con modalità e ritmi diversi giacchè gli uomini sono disponibili in qualsiasi momento, ovviamente. Mi rendo conto che sia una visione ardita e poco condivisibile per molti. In realtà le convenzioni sociali influenzano molto anche chi se ne sente fuori portata. Si vuole diffondere un’immagine della donna che seleziona il compagno facendogli dei test di qualità con un solo sguardo ("la mandibola mi dice che sei un gran masticatore; le spalle mi dicono che sapresti spostare i mobili di casa molto bene; altezza e braccia mi dicono che potrei farti spolverare i lampadari!". A che cavolo serve un fisico da cacciatore a mani nude quando quello che si cerca oggi è un posto fisso da impiegato?), ne scelga uno e ci si fissi, accoppiandosi solo con lui e restando con lui fino (almeno) all’indipendenza del bambino. Per me sono panzane enormi. Ci sarebbero un mare di obiezioni, visto pure che una donna è già pronta biologicamente ad accoppiarsi di nuovo dopo un paio di mesi, non dopo 3 anni o un anno. Che ti riparte a fare l’ovulazione se stai aspettando che il tuo cucciolo cresca? Infatti le gatte ovulano solo quando i gattini sono indipententi, lo stesso i leopardi, gli ippopotami, ecc. Forse non capita che una coppia faccia 2 figli, uno dopo l’altro a distanza di un anno, un anno e mezzo? E allora il computo degli anni parte dopo il primo o il secondo? Dividiamo ragioni biologiche da ragioni sociali! Anche perchè vedo gli uomini continuamente giustificati per la loro "volatilità" in base a ragioni BIOLOGICHE  e delle donne si dicono balle in base a ragioni SOCIALI. Sapessi quelle due volte al mese in cui crollano gli estrogeni dove mandiamo il romanticismo e la fedeltà, noi donne! Ma credo che, quelle di noi che non accorrono al richiamo dell’ormone, lo facciano per un richiamo a regole e influenze sociali e ad una razionalità dettata dall’evoluzione. Gli uomini che accorrono al grido dell’ormone si giustificano dando la colpa all’istinto, come se millenni di evoluzione non fossero serviti a nulla. Due pesi, due misure. E questo non è frutto d’una società maschilista?
    Infine, non immagini quanti deficienti vivono immersi in un mondo di luoghi comuni a favore maschile. Altro esempio? Mai sentito dire che gli uomini invecchiano meglio delle donne? Balle, perchè avendo più acqua e grasso sottocutaneo le donne diventano meno rugose e la gravità si fa sentire anche sul tono muscolare e la pelle maschile, solo che, per una questione di immaginario sociale di matrice maschilista, la donna la si vorrebbe sempre giovane, fresca tonica. Sono contenta di vedere l’aumento della corsa alla chirurgia estetica maschile!
    Mai sentito il pregiudizio secondo cui i maschi sono più bravi delle femmine in matematica e i risutati degli ultimi studi sulla questione?
    Sono decine di migliaia di anni, eccetto pochissimi e marginali periodi storici e gruppi sociali, che la società impone certe direttive fin dalla nascita, affinchè uomini e donne ricoprano i ruoli a cui sono destinati e dubito che queste regole siano dettate da una società femminista o paritaria.
    Le eccezioni le faccio sempre, proprio perchè io, ad esempio, vengo da una famiglia che fa eccezione, dove di certo la dominante era mia madre. Ricopriva entrambi i ruoli, seppure mio padre fosse sempre stato presente. Non abbiamo avuto educazione religiosa (per fortuna e questo ci ha dato libertà di pensiero) e le mie sorelle giocavano agli indiani e ai cow boys, ai pirati, avevano  pistole giocattolo, automobiline radiocomandate ( le prime in commercio), poche bambole e leggevano Salgari e Verne fin da piccolissime. Io, nata già in un’epoca più globalizzata e mass- mediatica, collezionavo Barbie. Mia madre non mi ammaestrava ad un destino tipicamente femminile e lo ha fatto la pubblicità.

  24. Conosco donne che fanno sesso con uomini diversi senza innamorarsi mai, donne che si "innamorano" ad arte del patrimonio immobiliare di un uomo, donne che si innamorano di divi o di tipologie di uomo "alla moda". Io e una mia amica confrontiamo la nostra educazione e le nostre tendenze con quelle di 18 enni di nostra conoscenza, molto più disilluse e ciniche, che cambiano un ragazzo al mese mentre noi ancora lottiamo per rimettere le cose a posto dopo il crollo delle favole che ci raccontavano da bambine. L’amore ha molte più ragioni sociali che biologiche, ha spinte mentali, è espressione di bisogni. Le donne si legano di più per motivi che con la biologia c’entrano poco e gli uomini che tu dici che non si legano, in realtà, hanno sempre una donna da cui tornare, che sia la mamma, la moglie o la fidanzata. Il loro bisogno affettivo è colmato. Gli uomini non fanno a meno dell’affetto (come nessuno, del resto) e non è vero che le donne non scindono il sesso dall’amore. Sono questioni culturali, non naturali. Sono sovrastrutture radicate e gigantesche. Gli ormoni della maternità fanno perfino dimenticare i propri compagni alle donne che hanno un bambino da accudire! La donna non sente un forte bisogno NATURALE della presenza del compagno finchè il bimbo non è indipendente, motivo per il quale tende a legarsi per uno o tre anni. Non siamo neppure un pò progettati alla monogamia come gli uccelli. La monogamia (anche temporanea) è un fatto culturale e non esiste la MONOGAMIA UNILATERALE NATURALE (come molti vorrebbero far credere) .Io penso che un uomo o una donna inconsapevolmente ( pure consapevolmente) DECIDANO di innamorarsi, quando si sentono pronti, quando nascono ragioni, motivi e ci sono PERSONE  che si innamorano di continuo e persone che si innamorano molto di rado. La biologia non c’entra coi legami di coppia. Il concetto di famiglia occidentale (tra l’altro) è d’origine culturale. Noi donne pensanti freniamo la lingua per non mettere a rischio il nostro ruolo sociale. Un uomo (dei tanti) che sapesse davvero come la penso o cosa provo mi definirebbe "mascolina" solo perchè non ricalco modelli tradizionali ( e non parlo solo della mogliettina), invece io mi sento profondamente donna anche se non desidero per forza sempre lo stesso uomo quando sono innamorata. La natura mi spingerebbe ad accoppiarmi con Hugh Jackman, se fosse alla mia portata, ma il cuore mi spinge a non tradire il mio uomo. Se il mio uomo non mi restituisce quello che gli dò emotivamente, lo tradisco, pur amandolo ancora. Ho tradito un mio ex varie volte senza mai un senso di colpa e sono sicura d’averlo amato. Non avrei mai tradito quello precedente e non l’ho mai fatto. Insomma, pure gli uomini, prima di fare qualsiasi cosa, si danno il "via libera". Mica si disattiva il cervello! Mica si ritrovano all’improvviso ad accoppiarsi con un’altra donna senza sapere come ci sono finiti! Non si gettino le responsabilità su Madre Natura, per cortesia. Anche noi donne guardiamo i bei ragazzi per strada, se ce ne diamo il permesso!
    Io preferirei di gran lunga essere una bonobo, in questo periodo storico. Tu, scommetto, preferiresti non aver mai postato questo intervento! :)))

  25. ma che sei matta!??? :-)))))))))))) arrivo qui alle 7:45 del mattino e mi ritrovo sta valanga di "cose"… scendi subito da quel divano e vai a correre, vai a fare quello che fanno i bonobo, (ehm vabè per quello vanno bene anche i divani)… :-)))
     
    a parte gli scherzi, per risponderti ci vorrebbe un casino. dici un sacco di cose, ma tante. la maggior parte sono quasi certo di averle capite (non parlo di capire l’italiano, ma di capire che significato dai tu a quelle cose, ovvero quello che vogliono dire per te); alcune non ne sono così certo. Molte le condivido alcune vorrei fare dei distinguo.
     
    Penso che la cosa fondamentale su cui apparentemente non siamo d’accordo è su quanto influisca la componente biologica e quella culturale. O meglio, non abbiamo lo stesso modo di identificare ciò che è biologico e ciò che è culturale. Ma questo è normale.
    Dire che un comportamento è innato è spesso una supposizione, quando si tratta di uomini. Specie quando di vuole interpretare attraverso la cultura ciò che è culturale e che non lo è.
    In realtà, di società esclusivamente di femmine, a parte le mitiche amazzoni, non se ne ha notizia storicamente. Così come non si ha notizia di società esclusivamente maschili.
    E’ innegabile che ad una società di femmine basterebbe un solo maschio di passaggio ogni tanto per crescere e anche variare il patrimonio genetico. Una esclusivamente maschile si estinguerebbe.
    Da questo si potrebbe dedurre che il modello di società misto è stato imposto dai maschi. Ma questa mi sembra una stronzata bella e buona. Ma basta avere il filtro culturale della antinomia fra maschi e femmine che la cosa diventa persino credibile.
    E’ solo un esempio.
     
    Penso che il problema fondamentale è che lo sviluppo della vita segue strade piuttosto casuali. Anche i modelli culturali, così come quelli prettamente individuali, si adattano, si evolvono in modo che fra molti esperimenti diversi, si fa strada quello più adatto.
    Non bisogna dimenticare mai che non c’è alcuna razionalità nel disegno della natura.
    Perchè non c’è alcun disegno.
    Le specie nascono e si estinguono. Milioni di specie viventi si sono estinte. Scomparse.
    La natura non ha a cuore né la felicità individuale né quella della specie.
    E’ un retaggio antropocentrico quello che ci fa pensare che tutto ciò che abbiamo attorno abbia un significato e che tutto necessariamente debba tendere al meglio, in un disegno di portata tale che forse noi non riusciamo a capirlo, ma che deve esistere.
     
    E invece non esiste, credo.
    Per cui d’accordo con te. Oggi è un problema culturale. E oltre il problema culturale c’è anche quello che sembra bilogico ma è culturale esso stesso, solo che attinge ad una cultura di cui si sono perse consapevolezza e datazione.
     
    Il punto, come maschio, è che vorrei capire. Capirmi. Come maschio ma come essere umano. Vorrei poter rispettare (esprimere) me stesso senza sopraffare altri individui, siano essi maschi o femmine. E per questo vorrei capirli, vorrei cercare di comunicare con essi.  Essere messo in discussione e "smontato", pezzo dopo pezzo… perché da soli non si riesce a spogliarsi da sovrastrutture così radicate da apparire parte integrante della nostra stessa biologia.
    Vorrei arrivare al nucleo di me stesso, se esiste. O forse non esiste nulla e siamo in fondo solo sovrastruttura. Un ammasso cellulare autocosciente.
     
    ……..
     
    ho scritto di getto, intorno alle 8 del mattino, non puoi pretendere che sia chiaro. metto le mani avanti.

  26. ehm, eheheheh…in effetti non vedo quanto c’entri quello che scrivi tu con ciò che ho scritto io. Quando mi riferisco a società maschiliste parlo della maggioranza di quelle che si sono succedute nella storia, relegando la donna, con leggi, con pregiudizi, con tradizioni, ad un ruolo, talvolta, più che subalterno. Giuro che nella mia mente non è lontanamente balenata l’idea di contrapporle a popoli, forse mai neppure storicamente esistiti,come le amazzoni!:D Però non si può negare che il nord Europa abbia una diversa impostazione culturale grazie alle strutture delle società barbariche, alle religioni pagane, col loro culto della natura come divinità madre. I romani relegavano le proprie mogli in casa e si scontravano con piccoli eserciti nell’attuale Gran Bretagna, guidati da regine cme Boudicca (o Boadicea) e Maeve. Mai neppure pensato che la natura abbia un suo disegno, men che meno antropocentrico! Fin da bambina ho sempre contestato il Cristianesimo per questo. Anzi! Il mio è un discorso "darwiniano" dove ti sfido a dirmi il momento esatto in cui l’uomo ha smesso d’essere animale ed è divenuto essere autocosciente. Le ricostruzioni pseudo-antropologiche fatte da qualche sociologo un pò "D’Annunziano", con i cavernicoli divisi in coppie nelle loro caverne, il maschio che parte la mattina a caccia e torna la sera, mentre la donna è a casa ad accudire i pupi e smacchiare il pavimento dal sangue di bisonte, mi fanno sganasciare. Pare che la coppia  ( e non solo il matrimonio) sia un concetto piuttosto moderno e, difatti, fragile, vacillante, ancora soggetta a teorizzazioni. Perfino nel medioevo gli uomini partivano per guerre della durata di anni e le donne crescevano i figli in piccole comunità di sole donne  e bambini. Vorrei sapere dov’è scritto che la donna cerca il partner stabile per tot anni. Perfino ora gli ormoni della maternità portano la donna a concentrarsi sulla prole. Contesto fortemente il fatto che si voglia far passare la donna come monogama per natura mentre l’uomo è cacciatore. Per questo t’invitavo ad osservare la natura e i comportamenti delle varie specie animali come prova che il sentimento c’entra molto poco. Di certo l’umanità femminile è molto permeabile ai condizionamenti che le vengono imposti. Mia sorella mi faceva notare che le donne per anni hanno creduto di non saper guidare l’auto perchè i luoghi comuni dicevano così, invece oggi si vedono giovanissime districarsi nel traffico meglio delle madri e con più prudenza dei coetanei maschi. Io non credo esistano donne-galline. Esistono donne condizionate e condizionabili. Ci siamo mangiate il cervello per millenni per non infrangere le regole, per non essere ripudiate, uccise da padri e fratelli o bruciate su un rogo. Il concetto che la donna selezioni l’uomo capace di accudire lei e un eventuale pargolo per 1 o 4 anni è piuttosto labile, considerato proprio che coppie solitarie è assai inverosimile che siano esistite e che le testimonianze archeologiche, l’elemento biologico e perfino un pò di logica dimostrano il contrario. Il sentimentalismo femminile ha altre origini. Ha origine nella fragilità, nell’educazione al distacco affettivo precoce, all’indipendenza affettiva. Una cosa è la selezione inconsapevole ed istintiva del miglior patrimonio genetico ed un’altra è l’attaccamento. Ora, che c’è più libertà di costumi, ci sono donne che sperimentano l’anaffettività, mentre i miei amici mi dicono che si legano ma in un tempo superiore alle donne. Una maggiore confidenza con noi stesse la credo frutto di millenni di vita domestica e sociale. Questa attenzione ci porta a capire che siamo innamorate o che ci piace un uomo ( non a prima vista, non per la prestanza, ma per piccole differenze rilevate, diccoli dettagli) prima che di quanto un uomo impieghi a capire d’essere preso da una donna in particolare. Pare che, dopo un rapporto sessuale, in entrambi i sessi sia siano secreti ormoni deputati alla creazione di un legame, non solo nell’organismo femminile! La verità è che, fin da ragazzini, i maschietti si prendono in giro se confessano una cotta, come se innamorarsi fosse una debolezza da femminucce. Secoli a condizionarvi a vicenda, ed ecco che il collezionismo di corpi è visto come "status". Prendi un ragazzo che non cresca in un branco di coetanei e vedrai come sarà proporzionalmente meno cinico degli altri.
    Il fatto d’avere un’ovulazione mensile, non fa di una donna un’aspirante alla monogamia. Dove inizia la cultura? Dove termina la biologia? Basta con le scuse che l’uomo è cacciatore di natura e la donna aspira a lavare i calzini (anche se solo per un periodo tra uno e 3 anni!)! :PPP

  27. tutte domande corrette e molto interessanti, ma le domande non spiegano perché le cose si sono evolute nel modo che conosciamo.cioè: quello che tu dici per smontare alcune tesi appare appropriato, ma quelle tesi sono state formulate per spiegare una situazione esistente; se sono sbagliate, e potrebbero esserlo benissimo, qual’è la tesi alternativa?le donne sono condizionate e condizionabili? e da chi? nel tuo discorso ovviamente dai maschi. e chi glielo dà questo potere ai maschi? quando è iniziato e perchè?è solo perché abbiamo braccia più forti e quindi diamo schiaffi più potenti? o le braccia più forti si sono evolute proprio in relazione ad una divisione dei ruoli sessuali?nelle comunità animali trovi di tutto; basta cercare e trovi l’esempio adatto a dimostrare qualsiasi tesi.per avere un minimo di attinenza dovremmo forse limitarci a guardare le comunità di primati, anche se pure in questo caso, un minimo sospetto di diversità fra no e loro, quel singolo 1% del patrimonio genetico, dovrebbe farci riflettere, dato che, che lo si consideri un bene o un male non importa, loro vivono nei boschi e noi no. è vero, la femmina non è monogama per natura: la butto là, non è una tesi è un pensiero come un altro:mater semper certa, pater… come fa il padre a sapere che quello è suo figlio? ovvero il suo patrimonio genetico?allora controlla la femmina e impone una monogamia che non è naturale.ma, mi domando, perchè i maschi sentono questa necessità di assicurarsi che la progenie contenga i propri cromosomi?qual’è il vantaggio che la specie ne ricava?i maschi della passera scopaiola (:-D non è uno scherzo, è la femmina più promiscua in natura che si conosca fra gli animali superiori) diventano matti a controllare le compagne, ma non ci riescono. appena si distraggono un momento quelle si accoppiano con altri maschi. per cui alla fine della stagione degli amori (mi pare) esiste il 67% di possibilità che il figlio che allevano sia di altri maschi.eppure la specie non si estingue mica per questo. perchè i maschi di leone quando cacciano il maschio dominante uccidono i suoi figli? dicono che in quel modo la femmina, smettendo lo svezzamento ridiventa fertile prima, in modo da essere disponibile ad accoppiarsi.questo ha un senso.ma dato che spesso i branchi sono composti da più femmine e si accoppiano solo le femmine, perchè semplicemente il re leone non ne tromba un’altra invece di ammazzare i cuccioli ?questa specie di controllo demografico a che serve? specialmente tenendo conto a) non è lui che deve preoccuparsi di portare da mangiare ai picocli leoni;b) che non si limita ad uccidere i maschi ma anche le femmine (equivalenti, nella società dei leoni, a braccia per coltivare la terra).bon… ho fatto un post simile ai tuoi… con un sacco di domande senza risposta… così impari a farmi trovare sti casini di prima mattina.:PPPP (ps. ma sto posto preferito?)

  28. Mamma mia ragazzi…sembrate reduci da una serie di Super Quark sull’antropologia culturale seguita dal meglio dei film di Woody Allen! ;)) Permettetemi una domanda, ma…davvero ritenete che sia questa la via per trovare un rapporto equilibrato con l’altro sesso? e’ talmente palesemente nevrotica! Perdonatemi, ma…e quanno ce vò ce vò!

  29. E brava Rossella… quando ce vò ce vò mi
    hai tolto le parole dalla tastiera 🙂 non avrei saputo da dove iniziare
    menomale ci hai pensato tu….:-)
    me stava a prende na crisi esistenziale a tal punto di doverci riflettere davvero tanto prima di immischiarmi
    in una cosa così complessa mi son detta meglio starne fuori…e poi mi sono chiesta anche a quale categoria
    appartengo non ce stò più a capì niente se prima di inizà mi devo fa tutte ste seghe mentali  scusate la bassezza ma vado a quei negozietti strani…tanto poi il fine è quello no ?sarò riduttiva ma per mia fortuna non mi manca nulla e sopratutto approccio benissimo anche senza troppe analisi..ovvio…. i barboni e gli scariolati li scarto pure io!!!
    ciao a tutti CLA (X ROB. SCIMMIA M.)

  30. Analizzare la società ricostruendo le vestigia biologiche o i motori culturali non ha nulla a che fare con il trovare un equilibrio tra i sessi. Quella è una strada personale, soggettiva e ultramoderna. Sta ad ogni singola donna di oggi e ogni singolo uomo di oggi trovare i loro punti d’accordo. Pare che siamo ancora un pò lontane dalla parità assoluta. Anche secondo me. Ma ci vorrebbe una società ideale, talmente evoluta da essere utopica.
    Poi ognuno riflette su ciò su cui vuol riflettere, se ne ha voglia, tempo, eccetera…
    Roberto, ma come? Cosa ha frenato le donne dal liberarsi? Intere categorie di uomini, con violenza, con leggi, con religioni ottuse, con il patriarcato. Sai che nel medioevo si discuteva per capire se la donna avesse l’anima? Sai che pensavano che la donna fosse solo un’incubatrice e che il bebè ce lo mettesse lì solo l’uomo? Meno testosterone ci ha rese più arrendevoli. Lo sai bene che gli uomini anche oggi preferiscono donne arrendevoli e malleabili. Hai visto per caso le afgane togliere il burqa? Iraniane, palestinesi, eccetera, non hanno imparato, forse, che ribellarsi è piuttosto pericoloso?
    Sai che lessi una ricerca statistica secondo cui anche oggi una discreta percentuale di papà non accudisce (inconsapevolmente) il proprio bebè? A proposito dei disegni della natura,le sue soluzioni sono frutto di talmente tanti tentativi e millenni d’evoluzione che sembra quasi avere davvero un disegno, un’interazione intelligente con i problemi. Interazione non istantanea, ovviamente. Pensa a questo : gli animali si accoppiano solo ( a parte pochissime eccezioni) per procreare e la natura, per non far sprecare ovuli, ha escogitato lo stratagemma di rendere l’accoppiamento di quasi sicuro successo. Nei felini  è doloroso. é quel dolore a far ovulare le femmine, che poi si girano furiose, cercando di ferire il maschio. Visto mai i leoni che tengono ferma la femmina per la collottola e poi fanno un veloce balzo fuori portata d’artiglio? Un solo ovulo per ogni fecondazione e margini di fallibilità quasi nulli. Invece, le donne ovulano tutti i mesi. Perchè questi ovuli dovrebbero essere sprecati per un solo compagno? Perchè il sesso per gli umani è fonte di piacere? Perchè ha una funzione SOCIALE, non solo riproduttiva, altrimenti saremmo subito fecondate dal primo accoppiamento col nostro amato prescelto, ti pare? Quell’uno per cento non credo ci distingua così tanto dalle uniche scimmie che usano il sesso allo scopo di rilassarsi, cioè i Bonobo, e quelli si accoppiano indifferentemente. Magari perchè, beati loro, nessuno gli ha detto che il maschio è cacciatore e la donna deve crescere il pupo del maschio che s’è scelta, e allora fanno di testa loro, quegli ignoranti!:D I leoni tentano d’ottenere un diritto di prelazione e affermare il proprio patrimonio genetico. Si battono per questo. Gli altri animali si battono o sfoggiano livree affinchè sia la femmina a scegliere. L’uomo è riuscito a sovvertire perfino questo. Le livree le indossiamo noi (trucco, tacchi, capello, vestiti), i maschietti molto meno. Le competizioni territoriali si vedono sempre più tra donne che tra uomini. Tra un pò vi pagheremo pure le cene e l’albergo!:D Siamo animali addomesticati, noi donne. Il guaio di avere un cervello pensante ed usarlo male! Basta con le giustificazioni biologiche. Uomini e donne  sc… ehm… fanno sesso come gli pare e per il motivo per cui gli pare. Ripeto, non si dia la colpa a Madre Natura se non avete voglia d’essere monogami. Io monogama per condanna biologica, mai!
    P.S. E che ne so io a che ora te leggi er blogghe? Meglio, così hai qualcosa di conciliante da leggere per il tuo appuntamento con Madre Natura del mattino! :PPP
    P.P.S. Tropp secret! 😛 😀
     

  31. Si, per rossella e claudia. Non è che stiamo discutendo per trovare il migliore approccio fra i sessi… :-DDDci mancherebbe altro.Ma solo per puro piacere di chiacchierare… niente di più.Ora parto però buon week end a tutti :-):::PS Licia non sono d’accordo con te.Io sto chiedendo PERCHE’ in quale fase dell’evoluzione uomini e donne si sono differenziati culturalmente al punto che intere categorie di uomini ecc ecc questo NON e’ l’inizio. Non mi puoi far risalire l’inizio al "maschio cattivo" o alla mancanza di testosterone.Se no qui partiamo dal fatto che esiste un creatore che ha disposto così le cose e allora prendiamocela con lui.Tu fai partire le cose da un certo punto che ti fa comodo.Eh no. Sei tu che mi prospetti un’umanità che inizia a marginalizzare le donne in un ruolo subalterno fin dal primo momento.E prima cosa eravamo? dove eravamo?Perchè siamo arrivati a quel punto?Fai ragionamenti assolutamente corretti da un certo punto in poi, ma non ti scrolli di dosso l’idea del maschio oppressore. Che c’è, hai paura di andare a finire in un discorso hegeliano: se la natura ha disposto così si vede che è razionale che sia così?Io non lo faccio sia, chiaro. Penso che se anche la natura ha disposto delle situazioni che per la specie sono valide ma che per la nostra razionalità oggi non accettiamo abbiamo il dovere di dialettizzarle, mediarle, trovare la soluzione per uscirne.La natura ha anche predisposto che una specie consumi risorse finché esistono, che poi si sposti finchè è possibile, che poi si riduca di numero anche fino all’estinzione se ha consumato tutte le risorse…beh è quello che stiamo facendo e che vorremmo tutti però evitare che l’uomo facesse.Quindi, tornando a bomba, cerchiamo di capire PERCHE’ maschi e femmine della specie umana si differenziano fisicamente e biologicamente al punto tale da dare ai maschi un indubbio vantaggio fisico che poi ha portato a quella supremazia che conosciamo.In tutti i tuoi discorsi c’è questo punto attorno a cui giri, ma non lo affronti.Alla fine sembra come, ti ripeto, se qualcuno avesse ingiustamente determinato questa situazione. Ma chi?

  32.  CIAO ROB TE FA COME TI PARE
    IO VADO AL MARE….DOMANI OSSERVERò IL COMPORTAMENTO
    DEL MASCHIO DA SPIAGGIA CERCANDO ALCUNE RISPOSTE A
    SECONDA DI COME INDOSSA O COME GLI STA IL COSTUME DAVANTI O DA DIETRO
    L’ ATTEGGIAMENTO GUAPO DA MASCHIO DA PUNTA ECC… ECC.. VOGLIO PROPRIO VEDERE COME SI è
    EVOLUTO….!!!:-):-)MI DIVRTIRò UN  MONDO (LO SAI IO MI DIVERTO CON POCO..)
     
    CIAO BUON WEEK END ANCHE A VOI PROFONDI

  33. ehm… non è che io abbia saltato la questione per comodo, eh…dallo stadio animale alle culture dotate di scrittura e che quindi hanno consentito,a chi è venuto secoli dopo,di conoscerle alla meno peggio ci sono solo frammenti e ricostruzioni approssimative. Pare che un pò dappertutto ci sia stata l’adorazione di madre natura, in sembianze assolutamente femminee. I Cretesi e i Celti avevano una società piuttosto paritaria. Chiedilo ai Greci quando hanno deciso di considerare le donne esseri inferiori! Non credo neppure all’immagine del cavernicolo che trascina la donna per i capelli. Di certo le religioni monoteiste hanno la maggior parte della colpa, anche se poi Mi viene in mente la condizione della donne in India e Pakistan. Penso a quelle costrette a gettarsi sulla pira funebre del marito per legge e dovere sociale. Come avrebbero potuto ribellarsi? Ma chi ha stabilito queste usanze? Se mi vieni a dire che sono state delle donne, scusa se non ci crederò mai. Ma perchè non dovrei togliermi di dosso l’idea del maschio oppressore se è più che storicamente accertata? Ma perchè la mancanza di testosterone non dovrebbe essere rilevante? Addirittura ho letto da una sociologa che lo stupro è ed è stato per secoli lo strumento di controllo delle donne. Le afghane non tolgono il burqa perchè gli uomini per strada sono minacciosi e persecutori e essere coperte le fa sentire al sicuro. Non parlo per te, ovviamente, ma è plausibile che il sessismo, così come il razzismo, derivi dalla paura della superiorità dell’altro. E infatti, ora che in occidente la possibilità ci è stata data, la donna ha dimostrato di sapere eguagliare e anche superare l’uomo in molti campi (confronto fisico a parte). Nn colpevolizzo le donne del passato, che si sono lasciate relegare ai margini della storia. Non è neppure colpa del tempo da dedicare all’allevamento dei figli. Pare che la figura della balia sia antica quasi quanto quella della paripatetica!:). Me la prendo di più con quelle di oggi. Scannarsi per un uomo, a parte che io lo considero un tradimento della "sorellanza" e delle qualità femminili, è proprio il riconoscimento d’un potere maschile sulle donne. Sarà che siamo passati attraverso secoli barbarici in cui si dirimevano le questioni più con la guerra che con altro, che le invasioni territoriali erano il modo per creare le nazioni e, ovviamente la donna non poteva avere lo stesso ruolo maschile in tutto ciò. Azzardo l’ipotesi che possiamo essere affacciati alla soglia d’una nuova età dell’uomo, più evoluta e politica ( tralasciamo le ovvie obiezioni su quanto schifo faccia, per ora, suddetta politica), in cui la donna avrà un ruolo maggiore. Ma non me sto prendendo con te, eh…:)

    SCIOVINISTA!!! :ppp E sarò pure Hegeliana, ma sono una sfegatata fan di Mamma Natura e non smetto di stupirmi per il modo in cui ha saputo arrivare ad un "quasi- equilibrio". Sono assolutamente dell’idea che l’essere umano sbagli enormemente ad arrogarsi il ruolo di suo interprete e che molte risposte si trovano nella semplice osservazione della biologia e dell’etologia. Ribadisco il fastidio che mi dà il giustificare in modo opportunistico dei difetti come retaggi biologici e, d’altra parte, affermarsi secondo comodo come liberi dai gioghi dell’istinto. Voi avrete pure un equilibrio ormonale piuttosto stabile, ma io sento chiaramente l’alternarsi degli ormoni in me e mi stupisco sempre di quanto ancora io ne dipenda, però mai al punto da lasciar decidere le mie scelte all’estradiolo o al progesterone!
    Buon weekend!:)
    P.S. Claudiana, se ne trovi uno che si è evoluto, fammelo sapere! 😀
    P.P.S. La prossima volta, a grande richiesta, io e Roberto discuteremo dell’annoso problema della quadratura del cerchio e del fondamentale filosofico "é nato prima l’uovo o la gallina?

  34. x licia
    come non detto ,dopo svariate ricerche
    il massimo dell’ evoluzione alla quale ho assistito
    è il :macho gallus cedrones depilatus con sopracciglius fattus
    con tartarugas de sopra seccus de sottus …!!!
     a buon intenditor poche parole
     
    mi presterò a fare una ricerca più approfondita 😉
     
     
    ma la vedo dura (anzi…):-):)))))
    ciao cla
     

  35. sempre per Licia
    la risposta se nato prima l’uovo o la gallina
    la trovi su focus non ricordo quale num di focus ma  cè
     
    parola di mcg

  36. Ok Licia. Tu continui a individuare nei maschi il motivo della
    situazione della donna nella storia dell’umanità (perlomeno nella
    storia conosciuta e più evidente).  Certo che le usanze in india le
    hanno stabilite i maschi, ma, è chiaro, a partire da una situazione
    culturale in cui la donna era considerata proprietà del marito, così
    come la servitù, gli animali, gli oggetti. Ma siamo sempre al solito punto: perché si è arrivati a questo.A te basta dire: maschi cattivi, colpa del testosterone. (che se la natura ce l’ha dato servirà a qualcosa, suppongo). Ok,
    dal tuo punto di vista è inutile stare a farsi troppe menate sul
    perché… è come stare a chiedersi perché faccia freddo; l’importante è sapere che fa
    freddo e che occorre coprirsi.Io vedo che le società animali sono strutturate in maniere diverse. Hanno senso quelle strutturazioni? In genere, se ci si mette a studiarle abbastanza a lungo hanno senso. E’
    probabile che la divisione dei ruoli fra maschio e femmina della specie
    umana, che ha poi nel tempo comportato la dominazione maschile nella
    società, avesse un senso ai primordi della cività, nei periodi del
    branco cacciatore-raccoglitore, essenzialmente nomade. Periodi
    lunghissimi della nostra storia. E che ci siamo portati questa
    divisione dei ruoli in epoca successiva, allo sviluppo
    dell’agricoltura, circa seimila anni fa, che comportò la strutturazione
    sociale in ruoli, classi, gerarchie di potere.Dico può darsi. Io non lo so quando la divisione dei ruoli ha smesso di avere senso per la specie ed è diventato strumento di oppressione.Penso
    alla nascita dell’agricoltura perché la storia dell’umanità è cambiata
    in quel periodo ed è accaduto in tempi relativamente brevi, dato che
    seimila anni non sono nulla rapportati a un milione.La mia domanda è questa. E tu continui a rispondermi che il maschio è cattivo. Mi sembra tu sia prigioniera dei tuoi schemi.:-))) 

  37. X LICIA   A ME COME ARGOMENTO INTERESSA DI PIù
    LA STONDATURA DEL QUADRATO….
     E POI HA RAGIONE ROB..

  38. Ciao Robi!
    Visto che te la sei cercata (ed io t’avevo avvertito…) ora ti tedio anch’io con le mie teorie…:)))))
    Cercare un equilibrio tra i due sessi non è necessariamente sinonimo del trovare il giusto approccio. Ho seguito attentamente il dibattito tra te e Licia, e di qesto vi ringrazio perchè è sicuramente illuminante da molti punti di vista ma non potete sostenere che stiate seplicemente scrivendo per il piacere di chiacchierare perchè, mi spiace è troppo chiaro che non sia così. Ma al di là di questa osservazione che può tranquillamente essere solo una mia impressione, vorrei che mi chiariste una cosa:
    PERCHE’ NONOSTANTE TUTTE QUESTE NOZIONI SICURAMENTE INTERESSANTI SULLA NATURA UMANA E SUI PRESUNTI RUOLI BIOLOGICI DI UOMO E DONNA NON SE NE VIENE A CAPO MAI?
    PERCHE’ QUANDO NON POTEVAMO PARLARE ERAVAMO SCHIAVE DEL TESTOSTERONE ED ORA CHE SIAMO LIBERE DI FARLO SIAMO SCHIAVE DELLE NOSTRE NEVROSI?
    Insomma, io vedo solo una cosa da donna, che tutte le nozioni prese senza metodo non servono a nulla. Ogni individuo è un universo e ciò basta ad identificarlo con una variabile. Quando due variabili si incontrano, si scontrano, si sommano o fanno qualcos’altro producono un risultato sicuramente unico e sicuramente differente dal prodotto dell’incontro di altri due individui, e da non poter gettare in un calderone di generalizzazioni perchè a mio avviso non serve a nulla e non perchè lo dico io, ma perchè basta guardarsi intorno (a me basta osservare la mia vita…) per capire che è così. Baci a tutti!
    P.S.: Grazie Cla! Per gli spot tra una puntata di quark e l’altra! ;))

  39. Perchè è troppo chiaro che non è così?Stiamo parlando di cose così lontane nel tempo e nella storia dell’umanità che mica realmente venirne a capo (se mai fosse possibile) può far pensare di cambiare una virgola della nostra esistenza.Certo che ognuno deve risolversi la contraddizione della società in modo individuale. E’ nell’interazione fra individui e fra individuo e società che avviene una mediazione possibile.Ma, appunto, si parla per il piacere intellettuale di parlare, di argomentare, di riflettere.Non è che si pensa, io almeno non lo penso, che aver ragione o torto mi cambi la vita. E nemmeno che sia importante giungere ad una conclusione.Licia ha apportato alcuni argomenti che mi hanno fatto riflettere. Spero di aver fatto lo stesso con lei. La discussione potrebbe andare avanti a lungo ed estendersi in altri campi. Solo per il piacere di esercitare il pensiero. Niente altro.:-)

  40. Roberto, io la spiegazione l’ho data, sei tu a non riconoscerla. Se la nostra fosse rimasta una società di raccoglitori e agricoltori, molto probabilmente sarebbe una società più paritaria. Mentre le scimmie femmine allevano i cuccioli, i maschi si sfidano, organizzano gruppi, invadono territori ed uccidono altri maschi. La scimmia-uomo si è fermata su questo schema per troppo tempo millantando un’evoluzione ancora lontana, nella realtà. Le popolazioni del sud sono tradizionalmente maschiliste, molto più di quelle del nord, di derivazione celtica. Troppo facile limitarsi agli indiani dell’India quando sono i 3/4 del mondo a relegare le donne con leggi patriarcali. Il maschio cattivo, mi spiace, non è uno schema mentale, osservo quotidianamente l’eterno tentativo maschile di dominare le donne, ovviamente non parlo di te o dei POCHISSIMI uomini tanto evoluti da lasciarci spazio DAVVERO! Arrivi tu e vorresti che l’ovvio non fosse più tale. Io non parlerei ancora di parità neppure in occidente, visto che anni che in Italia abbiamo il diritto al voto e sì, le donne si sono lasciate piegare…magari è stato meglio così che prendersi la responsabilità di millenni di guerre e dell’invenzione della folosofia!:)
    x Rossella, non ho parlato di nevrosi. Quelle di certo colpiscono trasversalmente uomo e donna. Ho detto che le donne hanno preferito non ribellarsi, se non nell’ultimo secolo, alle oppressioni di padri, fratelli, mariti, religioni, leggi e culture. La discussione è nata quando ho letto del luogo comune secondo cui l’uomo sarebbe geneticamente portato a "seminare" in giro e quindi non può fare a meno di considerare tutte le donne (o quasi) come prede e la donna si sceglie un demente con un’occhiata stabilendo che è quello giusto per farci un figlio e quindi è più portata a legarsi. Ho contestato QUESTA teoria adducendo dati biologici e culturali. é un controsenso assurdo che si produca un ovulo al mese e che ci si voglia accoppiare con lo stesso "turzo" per ragioni biologiche. Qui si confonde biologia e società. La natura vuole il miglioramento della specie e questo non avviene
     

  41. …dicevo, non avviene se concorre sempre un solo tipo di dna alla fecondazione di un ovulo. Poi, se ci leggi altro che neppure ho capito, fai pure…sono opinioni.
    x Cla…ho capito il tipo! Madonna, che mi sono persa! 🙂 Ma questi Galli Cedroni erano del tipo a pelo lungo e bisunto di gel sulla testa o del tipo Rasatus perchè "tanto-mi-cadono-i-capelli-e-faccio-il-tipo-alla-bruce-willis-e mamma-mi-dice-che-così-risaltano-i-miei-begli-occhi"? 🙂

  42. "Se
    la nostra fosse rimasta una società di raccoglitori e agricoltori,
    molto probabilmente sarebbe una società più paritaria. Mentre le
    scimmie femmine allevano i cuccioli, i maschi si sfidano, organizzano
    gruppi, invadono territori ed uccidono altri maschi. La scimmia-uomo si
    è fermata su questo schema per troppo tempo millantando un’evoluzione
    ancora lontana, nella realtà. Le popolazioni del sud sono
    tradizionalmente maschiliste, molto più di quelle del nord, di
    derivazione celtica. Troppo facile limitarsi agli indiani dell’India
    quando sono i 3/4 del mondo a relegare le donne con leggi patriarcali.
    Il maschio cattivo, mi spiace, non è uno schema mentale, osservo
    quotidianamente l’eterno tentativo maschile di dominare le donne"A) se la nostra società …  passi veloce su quello che secondo me è il nocciolo del problema. Il punto della discussione. Ovvero perché l’economia sociale abbia prodotto la divisione dei ruoli maschi/femmina. Mi fa specie che tu, d’impostazione marxista, invece di ricercare nell’organizzazione economica, i motivi della strutturazione sociale vai cercandole nel testosterone dei maschi…B) Mentre le
    scimmie femmine allevano i cuccioli, i … il problema è che così funziona. così si sono evoluti. così è il modo migliore per funzionare. vuoi, con la tua razionalità, andare ad educare anche le scimmie? penso che faresti un bel buco nell’acqua e provocheresti più danni che altro. Le differenze esistono e sono evidentemente necessarie. Ma non mi sembra che i ruoli sessuali nelle varie specie animali abbiano mai determinato movimenti di protesta e/o scioperi fra scimmie, leonesse, cerve, foche, e quantaltro.C) Le popolazioni del sud …. poi passi alle popolazioni del sud a quelle del nord in un guazzabuglio che dall’etologia passa alla cultura in salti di qualche decina di migliaia di anni, con naturalezza, tanto per dimostrare che è così… i maschi sono nemici. D) Il maschio cattivo, mi spiace, … e che te lo nega che lo sia? il mio discorso era cercare di capire perchè lo fosse diventato. tu sei in loop: è cattivo perchè è cattivo. io non ci credo. Ma non voglio convincerti di niente.Ti sbagli di grosso se pensi che io stia dicendo che oggi non abbia senso ribellarsi a certi stereotipi culturali.Beh lasciamo perdere.Mi sembra che ci si stia avvitando inutilmente su preconcetti e non ci si capisca.Fa niente.

  43. Uelaaa Ciao bel maschio più unico che raro….(ovvio mi riferisco a ROB)
    CIAO LICIA CIAO ROSS
    SONO TORNATA ADESSO DAL MARE  I GALLUSS  GLI HO LASCIATI Là
    MA NON HO POTUTO FARE A MENO DI NOTARE TRA LE SPORACCIGLIA
    SEMPRE PIù FASCHION CHE NELL’EVOLUZIONE I MASCHIETTI STANNO
    PERDENDENDO ANCHE IL TESTOSTERONE  ALCUNI SEMBRAVANO ADDIRITTURA
    CARICHI DI PROGESTERONE CON ANNESSE SMAGLIATURE MAHHH…..!!!
    MI VIEN DA DIRE NON CI SONO PIù I MASCHI DI UNA VOLTA
    MA NEMMENO LE FEMMINUCCE !!!
    CIAO A TUTTI
     A Robbi sei perfetto cosi come sei !!!!)))))
     

  44. eeehhh???IO MARXISTA???Ehm..credo tu mi conosca ben poco e mi capisca meno per l’ovvia difficoltà di concentrare tanta complessità in poco spazio.
    L’economia sociale ha stabilito i ruoli??? ma, veramente i ruoli si sono ribaltati in un salto storico dove testimonianze scritte latitano alquanto. L’avevo scritto. Gli antropologi e gli archeologi parlano di società arcaiche dove la donna era consigliera politica e sciamana quanto l’uomo. Non era zittita in quanto essere inferiore ed indegna di dire la sua. Ho scritto dei cretesi e poi…puff…i greci…poi le religioni monoteiste con un dio maschio che ha soppiantato la dea e tutto è avvenuto lentamente ma inesorabilmente. Vuoi che ti riporti qui la ricostruzione di un processo plurimillenario? Ma NESSUNO  può negare che sia avvenuto,neppure tu. Nessuno può negare che la donna ha dovuto sottostare a condizionamenti imposti da società maschiliste. Hai presente l’omicidio d’onore? Era una LEGGE!Capisci? Ancora negli anni 60 una donna poteva essere uccisa dal marito se fedifraga e il marito si beccava uno scampolo di anni di prigione e come ci si poteva ribellare? E il sud e il nord? Non lo dico io,sai. Non sono scoperte personali. Devo preoccuparmi di poter passare per razzista? Se dico che i musulmani (almeno quelli che applicano una certa interpretazione al Corano, visto che c’è chi dice che nel testo si invita l’uomo a rispettare la donna e accettare i suoi consigli) sottomettono le donne, sono razzista? Non so, io riporto dati comuni e sembrano provenire dalla mia interpretazione.
    Io che impongo un’educazione alle scimmie? Mi rendo conto che la complessità dell’argomento porta a fraintendimenti , te lo puoi scordare che io voglia imporre la mia razionalità alle scimmie! Io preferisco le leggi di natura. Sono sempre stata io ad inchinarmi davanti a Madre Natura! Quella separazione dei ruoli io non l’addito mica come maschilista! Sarebbe psicopatia! Le scimmie si aggrediscono, mica si siedono in cerchio e discutono i limiti del territorio! E di certo non discriminano i sessi. Non sto mica dicendo che le scimmie femmine dovrebbero rivendicare il diritto a uccidere gli invasori per ambire ad una parità! Io sottolineo la somiglianza tra gli stati biologici. Il testosterone è lì per stimolare l’aggressività. Il cervello è lì per controllare tutto questo. Per me gli uomini che fanno guerre sono meno delle scimmie perchè perdono perfino la giustificazione della impossibilità di ponderare. Eppure le guerre si sono fatte e si fanno.  Allora continuo a non capire perchè gli uomini attribuiscono i loro difetti alla natura, se hanno la capacità di SCEGLIERE. é dura accettare l’idea che, biologicamente, sono entrambi i sessi deputati alla distribuzione e selezione del patrimonio genetico, vero? Invece si cerca di far passare per buona l’idea che il maschio distribuisca il suo dna e la femmina sia solo un’allevatrice di prole. Eh no, neppure le leonesse si accoppiano solo col dominante e in natura i ruoli si distribuiscono ma non esiste un sesso inferiore. Dominare un territorio non è per forza un segno di superiorità. é una necessità naturale. Anche le femmine difendono il territorio. Prima di dire "l’uomo è così per natura" sei davvero sicuro di conoscere la natura femminile e le nostre pulsioni istintive? O non stai piuttosto aderendo ad un’interpretazione della formazione culturale femminile come di un’impostazione biologica? Per esempio, considera il fatto che i ragazzi hanno un rapporto con la loro sessualità molto più esplicito e spontaneo e le ragazze stanno cambiando solo recentemente. Il fatto che tra maschi si facciano paragoni, esibizioni, gare, è biologico? Il fatto che le ragazze siano sempre state più reticenti ad ammettere, perfino, la masturbazione, è naturale o culturale? Le donne non hanno pulsioni sessuali solo quando hanno individuato l’uomo candidabile a padre dei loro figli, ti assicuro. é come guardare il mondo coprendosi un occhio con la mano. Non sono Hegeliana, non sono Marxista e neppure devota all’uomo che ho scelto come padre per un anno o tre. Conosco le mie pulsioni istintive, i miei condizionamenti culturali e mi destreggio con l’autonomia datami dal progresso, come molte altre donne moderne fanno. Alla luce di certe teorie sociologiche dovrei sentirmi in colpa  e correre a curarmi se mi sento sessualmente attratta, per un attimo, da un uomo diverso da quello che dico di amare? Devo essere preda? Non posso decidere di accoppiarmi con uno che non ha nessuna caratteristica che faccia di lui un buon padre? Insomma, ti invito a pensare a certe interpretazioni come un pò maschiliste. Poi non devo stufarmi se tutti gli uomini intorno a me vogliono mettermi un’etichetta e appiattire la mia complessità? Non devo stufarmi se non sono libera di uscire la sera da sola o se lavoro quanto un uomo e sono pagata il 30% in meno? e se, per giunta, io devo mettere a tacere la mia tentazione di tradire il mio uomo e lui si può giustificare dietro il suo ruolo di cacciatore? Ma siamo davvero sicuri che "Francesca non ha mai chiesto di più?" (hai presente la canzone di Battisti?). Parlare delle donne come quarti di manzo, è un rito sociale nascosto dietro scuse biologiche. Ribadisco che non ti metto tra gli uomini cattivi e ho tanti amici dalla mentalità moderna e paritaria ma il resto per me è maschilismo e non posso averne una bella opinione. Io etichette non te ne ho messe mai. Ti leggo e metto insieme una moltitudine di piccolissimi aspetti che fanno la tua trasversalità, tu leggi un blog in cui parlo pochissimo di cosa penso di società e politica e mi etichetti come Marxista??? Le mie posizioni politiche sono personali, frutto di osservazioni personali contingenti. Marx l’ho studiato al liceo ma mai letto per piacere personale. Ho letto più Catullo che Marx. Mah…vabbè comunque ora diventa fine a se stessa, la cosa. Quello che volevo dire l’ho detto. Ciao 🙂
    Ciao Claudiana! Le smagliature le hanno pure i maschietti. Preoccupati se vedi in giro uomini con la cellulite! 🙂

  45. Ho appena intercettato un docu su History channel che parla dell’evoluzione del sesso nel xx secolo.Se sentissi queste studiose americane parlare,ti arrabbiesti molto. 😀

  46. si è diventata fine a se stessa, la cosa.un gioco non con l’intento di capirsi, ma di dimostrare le proprie tesi.non mi interessa.

  47. Buongiorno!
    AAAAAAAAaaaaaaaaaah!
    L’urlo si è sentito fino a Napoli!
    Tranquillo…non aggiungo nulla sull’argomento.
    Volevo solo lasciare un saluto!
    Un bacio e buona giornata a te Licia e Cla!

  48. Gioco non è per nulla perchè per me sono cose molto serie, che mi stanno molto a cuore. Sul femminismo e su altre cose che giudico importanti non scherzo mai, nè gareggio puerilmente, mi spiace. Vuoi da me la risposta sul perchè la donna si è messa (o è stata messa o entrambe le cose) ai margini della storia. Te ne ho date alcune, non le hai accettate, un motivo unico non può esserci, l’evoluzione (o l’involuzione) è multifattoriale. Hai un motivo unico per cui i bianchi hanno schiavizzato i neri per secoli? Si sono fatti schiavizzare i neri? Se hai le risposte universali esponile. Io non ho certezze, come hai visto, ho solo fondati dubbi su teorie che considero riduttive e pure un pochino offensive sui comportamenti femminili. Per me quello che vuol esser fatto passare per biologia è un fattore culturale, per me la molteplicità di comportamenti femminili impedisce le generalizzazioni biologiche nelle quali incappi anche tu. E mi secca molto che ogni discussione con te debba prendere una piega astiosa che io non ho mai inteso prendere. Ciao. Buona giornata altrettanto a tutti.

  49. Non ho fatto prendere alcuna piega astiosa. Ma è un dato di fatto che se vuoi mantenere una discussione in un ambito accettabile non si può buttare dentro palate di roba su cui ogni volta sarebbe necessario fare centinaia di distinguo: diventa estenuante. Per esempio, anche in quest’ultimo post.Si, ci sono teorie che personalmente ritengo valide sul perché i bianchi abbiano schiavizzato i neri e non viceversa.Leggiti "armi, acciaio e malattie" di D. Diamonds se ti va.Ma non a tutte le cose buttate lì si può rispondere in questo modo.Tiri fuori cose giuste, cose opinabili, fai esempi validi e altri che sarebbero da discutere. Il tutto è sempre e solo al servizio di una tesi: il maschio è cattivo perché è cattivo. Per supportare tale ipotesi spari a ripetizione una valanga di cose. Se si dovesse rispondere a tutte non basterebbe una settimana e verrebbero post chilometrici. Se non si risponde a tutte ma se ne prende una, cercando di seguire almeno UN filo; accusi di non rispondere.Senza astio. Per carità.Ma così non si può discutere. Non si va da nessuna parte. Si gioca non a capirsi, ma a parlare soli.Esercizio inutile.

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