Juliet

La mia sveglia suona alle 6.20. E’ notte fuori ed è notte nella mia testa. Anche se come spesso accade quando ho dormito il giusto, ho aperto gli occhi pochi istanti prima: alle 6.19. La radio manda musiche che non sono in grado di percepire, in quel momento. Mi alzo subito perché ogni minuto che perdo sarà moltiplicato almeno per 3-4 nell’aumentare del traffico. Con passo barcollante arrivo in bagno, ci sto il minuto necessario per poi andare a mettere su il caffè senza saltellare nel frattempo, torno in bagno mi lavo la faccia i denti, vado in camera mi vesto, nel frattempo il caffè esce, torno in cucina faccio colazione prendo qualcosa esco da casa: 6.36 / 6.41 dipende se devo cercare cose in frigo da portarmi via. La macchina è fra i 3 e i 15 metri dal portone. Salgo metto in moto accendo la radio. Radio rock.
 
Questa mattina chiacchierano un po’. Quindi parte questa canzone. Romeo and Juliet – Dire Straits in una bella versione live.
 
Ci sono canzoni che si sono legate ad momenti speciali della nostra vita. Questa per me è una di quelle.
Poi c’è Love is Blindness – U2, Supper’s Ready – Genesis e qualcun’altra.
 
Suoni che richiamano ricordi. Ricordi che possono essere anche una sofferenza, perché ti manca quella persona, quella tua vita, quei momenti.
E’ malinconia. Nostalgia. E’ come partire e guardare qualcuno che rimane. E sai che non tornerai.
 
E tutto questo alle 7 di mattina, in coda nel traffico, non è il modo migliore per affrontare una giornata. O forse si.
Penso a chi non tornerà e mi allontano ancora di più dal mondo.
Mai, come in questo periodo, mi sono sentito lontano da tutto e da tutti. Mai, come adesso, cerco di scomparire.
Esco dalla mia pelle, la lascio qui come segnaposto. E’ brillante e sa conversare. Ai più può bastare.
E chi vuole di più, da me… perché dovrei? Vuoi parlare? parliamo. Vuoi scalare? scaliamo. Vuoi scopare? scopiamo.
Posso darti tutto quello che vuoi. Ma non me. Me non c’è. Me è altrove. E tu non puoi arrivarci.
Posso urlarlo, che nessuno può arrivarci? Posso dirlo, che posso essere cattivo per impedire a chiunque di avvicinarsi?
 
Ogni cosa che facciamo ha conseguenze nella nostra vita. Ogni istante in cui prendiamo, o non prendiamo, delle decisioni, cambierà la nostra esistenza. Nessun rimpianto, nessun rimorso. Ricordi, malinconia, si. Ma come compagni, anche graditi,
E quante volte ci si può chiedere:

When you wanna realise it was just that the time was wrong juliet?

E non si può tornare indietro.
 
 

6 Risposte a “Juliet”

  1. anche a me piace molto questa canzone…e tante altre variante di Romeo è Giulieta
    la musica è come una storia…che prende vita nella nostra mente…possiamo avere una storia bella o una storia che ci ricorda dei momenti delicati della nostra vita…non importa dove sei e cosa fai …spesso scompararire e come cercare una nuova via…una nuova partenza sempre migliore di quella che lasci…

  2. sì, ogni decisione influenza la nostra vita (e non solo)… come quella di mettere una barriera invisibile fra sè e gli altri… ci sono ma non ci sono… godo ma non godo…. è impossibile prendere solo il meglio e scartare il peggio da ogni situazione… se vuoi una moneta da un euro devi prendere il lato a ma anche il lato b, non si possono separare ;)bacio

  3. Le canzoni colpiscono a tradimento: ti fanno fare dei salti nel tempo che neanche lo scienziato pazzo di ritorno al futuro… Così ti ritrovi di fronte le emozioni, le sensazioni, e un cumulo di domande alle quali non riesci mai a trovare una risposta veramente plausibile. E’ il colpo che ti arriva quando abbassi un tantino la guardia. Le note si mischiano ai ricordi e insieme ti si attaccano addosso come una seconda pelle… o forse quella è la nostra vera pelle.
    Buona giornata

  4. "Mai, come in questo periodo, mi sono sentito lontano da tutto e da tutti. Mai, come adesso, cerco di scomparire.
    Esco dalla mia pelle, la lascio qui come segnaposto. E’ brillante e sa conversare. Ai più può bastare.

    E chi vuole di più, da me… perché dovrei? Vuoi parlare? parliamo. Vuoi scalare? scaliamo. Vuoi scopare? scopiamo.Posso darti tutto quello che vuoi. Ma non me. Me non c’è. Me è altrove. E tu non puoi arrivarci.
    Posso urlarlo, che nessuno può arrivarci? Posso dirlo, che posso essere cattivo per impedire a chiunque di avvicinarsi?"Io sto così da un mese ormai..esattamente così …leggere mi ha fatto quasi paura… e sarò anche giovane ma i dire straits assieme ad alcuni brani dei black sabbath occupano la mia mente da un mese, accompagnano i miei pensieri…anche se non è il momento giusto per pensare.

  5. Ciao grz del tuo commento..sn contenta..ho dato un occhiata in giro!:-)complimenti il tuo modo di scrivere mette i brividi..specialmente qst intervento..cè una canzone dei dira che mi fa qst effetto..lady whriter..i ricordi sn fatti così..sempre pronti a colpire quando meno te l aspetti..e poi ti lasciano a raccogliere pezzi di vita pieni di rimpianti..della serie..’kissa…se…come sarebbe andata..’e intanto il tempo passa..torna da me quando vuoi..io verrò a curiosare qui!buona giornata..Anjelika..

  6. E` la musica, la musica ribelleche ti vibra nelle ossache ti entra nella pelleche ti dice di uscireche ti urla di cambiaredi mollare le menatee di metterti a lottare

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