strage di camorra… sarò abituato a non fidarmi, ma…

da repubblica online
La camorra ammazza sei extracomunitari di colore a Castelvolturno, nel Casertano.

Il giornale riporta l’opinione degli investigatori:
"Volevano spacciare nella terra dei Casalesi senza pagare la tangente al clan. Per gli investigatori non ci sono altre spiegazioni alla strage di extracomunitari ieri sera nel Casertano."

A me sta cosa non convince per niente. Perchè?

6 morti fra gli extracomunitari + 1
questo è il livello di una guerra.

Allora: se vuoi intimorire degli spacciatori ne ammazzi uno, gli altri o capiscono oppure c’è una excalation, no?
magari rispondono pure…
ma, da 0 a 6 è fuori da ogni logica. Dal nulla a una strage?

Non lo so.
Innanzitutto penso sia molto facile ammazzare qualche extracomunitario senza che si sappia troppo. Facendo si che lo sappia solo chi deve saperlo.
E chissà quanti ne ammazzano senza che si sappia.

Fare una strage del genere significa attirare l’attenzione di brutto. Significa avere l’attenzione delle forze dell’ordine.
Non ha senso, in una logica criminale.

Avrebbe senso in uno scontro fra organizzazioni. Ma questi non sembrano, un’organizzazione. Infatti non avevano armi, non hanno risposto al fuoco, niente di niente.

Come fai, a Castelvolturno, a mettere in piedi un’organizzazione di tale peso da meritare una simile punizione senza che questa organizzazione si "veda"?
Senza cioè i classici simboli del potere malavitoso?  macchine… case… bar… armi… eccetera.

Questi li ammazzano dentro un negozio di vestiti…

Peraltro, in genere, le organizzazioni criminali fra extracomunitari sono molto legate all’etnia.
I morti qui sono 2 liberiani, 3 ghanesi, 1 del Togo
In Liberia sono quasi tutti cristiani, in Ghana e Togo più animisti. Ma magari conta poco.
Togo e Ghana confinano, ma la Liberia no.
Ma non sono un esperto ovviamente. Però cerco di andare oltre la logica: sono tutti neri/sono tutti uguali.
Non sono uguali per niente. L’unica cosa che li accomuna è il percorso attraverso cui sono arrivati in italia e probabilmente il tentativo di guadagnarsi una vita dignitosa.

Insomma perchè se ne stanno tutti insieme lì se sono spacciatori come dicono?

A me sembra una punizione verso la comunità.
E mi sembra che anche le stesse proteste della comunità nera lo dimostrino.

(…)
"Noi con la camorra non c’entriamo niente, lavoriamo dalla mattina alla sera", si disperano gli amici delle vittime. Davanti al negozio Ob Ob exotic Fashions, teatro dell’agguato, c’è anche lo zio di una delle vittime. Steven, ghanese, fa il giardiniere: "Mio nipote Giulios non ha mai fatto nulla di male", dice mostrando le mani indurite dalla fatica per dimostrare che "noi non siamo camorristi". "Siete razzisti", gridavano stamane gli amici nordafricani delle vittime, "Ci vogliono cacciare, ce l’hanno con noi, ma non siamo camorristi". Davanti al negozio della strage, hanno bloccato la Domiziana costruendo una barricata con cassonetti della spazzatura, materassi e vecchi mobili ed hanno dato vita ad un corteo spontaneo. Nella protesta, che è degenerata in una guerriglia urbana, sono state scagliate pietre, ribaltate auto e distrutte le vetrine di vari negozi: "Italiani bastardi" è il coro che si alza dalla folla.  (…)

Mi piacerebbe saperne di più.
Ho qualche dubbio sulla versione "ufficiale".

 

da questo blog

"A protestare, sul luogo dell’agguato di Castel Volturno, sono quasi tutti amici di Alaji, il ghanese di 28 anni, che lavorava nel negozio-sartoria di vestiti etnici dove sono entrati in azione i killer ieri sera. In prima linea, ad urlare a tutti che Alaji non è stato ammazzato per una questione di droga e di camorra, c’è anche la sua compagna, Vichi, 32 anni. Con Alaji si conoscevano da tre anni ed avevano un figlio di un anno ed un mese. Racconta quello che ha visto tra le lacrime. ”Mi hanno telefonato, mi hanno detto che Alaji era stato ammazzato – dice Vichi – sono arrivata davanti al negozio e l’ho visto, era ancora seduto alla sua macchina da cucire, l’avevano colpito alla testa, i suoi occhi erano sbalzati fuori. E’ stato terribile”. Vichi, e con lei tantissimi altri amici, continuano a ribadire che Alaji ”era una bravissima persona”. ”Lavorava dalla mattina alla sera – aggiunge – non si alzava neanche per mangiare, racconta Vichi, è un innocente, non un criminale”."

13 Risposte a “strage di camorra… sarò abituato a non fidarmi, ma…”

  1. Anche a me ha dato da pensare questa notizia, come quella del ragazzo ammazzato a sprangate da chi si dichiara ‘non razzista’.
    Credo ci sia un disegno occulto in tutto questo, e la dialettica politica ultimamente non fa altro che buttare benzina sul fuoco… che caso vero?

  2. tempo fa volevo scrivere un post su quello che sente …che vive un…. " extracomunitario " in IALIA
    ho lasciato perdere…non ha senso
    ma una domanda mi è rimasta ….è qualcosa più forte di me
    la parola stessa " extracomunitario " è un messaggio negativo nei confronfi di tutti gl emigranti che vivono qui… non ha più il senso reale cioè un citadino fuori dalla comunità Europea
    extracomunitario = deliquente ( PERSONA NON GRATA  ) ed è usata in modo preferenziale
    quando si parla di un citadino americano che ucide…nessuno dice extracomunitario americano nessuno dice ad un svizzero extracomunitario…
    credo …con il mio raggionamento di ex extracomunitario che tutto parte dai masmedia da comè trasmettono l’informazione…poi cè molto da dire su questo argomento…
    buona notte
    Genoveva
     
     
     

  3. si, ormai la parola extracomunitario ha una valenza negativa sull’opinione pubblica.
    opinione pubblica, è inutile dirlo, che è stata formata dai "media".
     
    Esempio banale:

    Continua il corteo di protesta degli immigrati di Castel Volturno e continuano ininterrottamente gli atti di vandalismo. Gli immigrati stanno sradicando segnali stradali, stanno fermando la circolazione automobilistica rivoltando cassonetti in mezzo alla strada e con mazze di ferro distruggono tutto quello che si trovano davanti. Continuano ad urlare ”Italiani bastardi” e a proclamare l’innocenza dei loro connazionali rimasti vittime dell’agguato.
    NON C’ENTRANO CON LO SPACCIO DELLA DROGA MA L’ALTRO IERI MATTINA I CARABINIERI HANNO SEQUESTRATO MEZZO CHILO DI EROINA IN UNA VILLA A BAIA VERDE E ARRESTATI SEI NIGERIANI. ORA E’ FACILE TRAVESTIRSI DA "PECORELLE"
     
    questo è un pezzo del blog che ho citato ieri. per il resto tiene una posizione "sui fatti" …giornalistica. poi c’è questa frase.
    E’ pazzesco, perchè prende due fatti completamente diversi e li mette insieme in un modo per cui chi legge pensi "sono tutti uguali".
    Non solo non si fa alcuna distinzione fra individuo e individuo, per cui uno può essere una bravissima persona e il suo vicino di casa un delinquente. Ma fra etnie stesse. Questi sono semplicemente "neri". Che poi siano uno delin quente e uno no; che uno sia nigeriano e uno liberiano; di religioni diverse, di storie umane e culturali diverse… non conta niente.
    Questi si lamentano che gli hanno ammazzato sei amici, dicendo che erano brava gente; però nel paese vicino hanno arrestato 5 spacciatori neri, e quindi "ora hanno poco da travestirsi da pecorelle".
     
    E’ pazzesco. E’ razzismo allo stadio più basso: quello della stupidità, dell’ignoranza, della grettezza.
    Un "messaggi" del genere all’interno di un articolo passa il concetto: sono tutti uguali. Si ammazzano fra loro chi se ne frega.
     
    Invece mi basta pensare che questi abbiano provato a uscire dallo stadio di schiavi in cui fa comodo che restino, che magari abbiano avviato un’attività commerciale, che abbiano provato a non pagare tangenti e pizzi vari ai camorristi, che magari abbiano anche reagito fisicamente contro qualcuno.
    E allora hanno dato una lezione "storica" alla comunità: qui a castelvolturno comandiamo noi. Ricordatevelo per sempre.
     
    Questa è la delinquenza camorrista. Ma la semi indifferenza in cui questa cosa passa è il risultato del razzismo indifferente degli italiani. Un popolo che fa sempre più schifo.

  4. Questo articolo di D’Avanzo, su Repubblica, mi trova sostanzialmente d’accordo.
    un nero vale l’altro.

    Un nero non rispetta le regole? ne ammazziamo qualcuno a caso.

    Tanto sono tutti uguali.

    E questa E’ LA CULTURA CHE STA AVVELENANDO L’ITALIA.

    I camorristi ammazzano, ma la gente normale la pensa in questo modo quando si tratta di tutto il resto, nella quotidianeità.

    Io vedo in questo molto di più il segno del razzismo dilagante che non nei fatti di Milano della scorsa settimana. I camorristi come italiani tipo. Non la fa, la distinzione, il "giornalista" del blog che ho riportato nell’intervento sotto. Vuoi che la facciano i camorristi?E non frega un cazzo a nessuno. Hanno ammazzato delle bestie. Schiavi che lavorano per pochi euro al giorno. Disperati abituati a vivere nell’incertezza.

  5. oggi ho assistito involuntariamente ad un discorso tra la gente …gente comune che freqventa il bar al matino,riguardando i fatti …
    sono rimasta senza parole…spesso mi chiedo come si fa a non capire una cosa semplice e evidente?
     
     

  6. ricevo dal direttore di quel blog che ho citato sopra:Gentile Amico,Sono il gestore e direttore del blog che hai citato come fonte nella purtroppo tragica vicenda di Castelvolturno. Evidentemente non sei mai venuto a Castelvolturno o Mondragone a fare un giro, magari dopo le 20.00 di sera, perché, altrimenti, ti posso garantire che (se sei un essere umano normale) scappi dopo cinque minuti… Oggi, a 700.000 chilometri di distanza è facile riempirsi la bocca e parlare di razzismo, noi non lo siamo! Condanniamo soprattutto quei merdosi camorristi che hanno compiuto una strage e più degli stessi "Immigrati – spacciatori" hanno dato un ulteriore risalto negativo qualora ve ne fosse bisogno, ad un’area già in declino da qualche mezzo secolo. CONDANNIAMO E DEPLORIAMO LA CAMORRA ED I SUOI SPORCHI METODI, I CAMMORRISTI SONO VIGLIACCHI ED ESSERI INSIGNIFICANTI! MA NON SANTIFICHIAMO CHI SANTO NON LO E’, PERCHE’ E’ VERO CHE MOLTI DI QUEGLI ESSERI UMANI ERANO OPERAI, MA ALCUNI TRA LORO HANNO PRECEDENTI PER SPACCIO!!! SE VOLETE FORNIRE UN SERVIZIO COMPLETO E SERIO DI INFORMAZIONE ALLA VOSTRA COMMUNITY VENITE A CASTELVOLTURNO E GUARDATE IN FACCIA ALLA REALTA’ PERCHE’, ALTRIMENTI, SE CONTINUATE A TRAVESTIRVI DA MORALISTI, DI PAR MODO A CONTINUATE ANCHE A MASTICARE MERDA!!!> TI AUTORIZZO FIN D’ORA A PUBBLICARE QUESTA EMAIL SUL FORUM> LUIGI BASSOLINO DIRETTORE DI CAIAZZORINASCE.COM > DISTINTI SALUTI E SCUSA PER LO SFOGO MA QUANNO CE’ VO’ CE’ VO’Ho risposto all’amico Luigi:Mi fa piacere la tua risposta.Ma ti dico solo questo: ti pare il modo di presentare la notizia dell’arresto dei 5 nigeriani dicendo "ora si travestono da pecorelle" per la gente che manifesta perchè hanno ammazzato 6 dico 6 loro amici che probabilmente non c’entravano un cazzo?Non bisogna stare a castelvolturno per vedere che è una cazzata. E grossa come unca casa.Se non la vedi non so che farci.Mi dispiace.Figuriamoci se non accetto il contraddittorio.Io capisco che a persone che sono impegnate nel sociale può dar fastidio, specialmente tenendo conto che impegnarsi nel sociale in quelle zone si rischia la vita, venir citati come esempio di qualcosa di negativo.Lo dico francamente: io non conosco questo blog, che magari è benemerito nell’informazione e nei tentativi di fare quella zona d’italia migliore di quello che è.Ho cercato informazioni in rete su una cosa che non mi convinceva per come era stata presentata dai media nazionali e ho trovato questo blog.Una delle poche voci "diverse".Mi ha perplesso veramente moltissimo su quella frase che ho citato:Continua il corteo di protesta degli immigrati di Castel Volturno e continuano ininterrottamente gli atti di vandalismo. Gli immigrati stanno sradicando segnali stradali, stanno fermando la circolazione automobilistica rivoltando cassonetti in mezzo alla strada e con mazze di ferro distruggono tutto quello che si trovano davanti. Continuano ad urlare ”Italiani bastardi” e a proclamare l’innocenza dei loro connazionali rimasti vittime dell’agguato.NON C’ENTRANO CON LO SPACCIO DELLA DROGA MA L’ALTRO IERI MATTINA I CARABINIERI HANNO SEQUESTRATO MEZZO CHILO DI EROINA IN UNA VILLA A BAIA VERDE E ARRESTATI SEI NIGERIANI. ORA E’ FACILE TRAVESTIRSI DA "PECORELLE"Io ritengo questa frase per quello che implica, assolutamente pericolosa.E lo ribadisco. E’ razzista, perchè appiattisce tutti i neri allo status di delinquenti senza distinguo alcuno.In mezzo a chi manifestava c’era gente che ha perso amici e parenti o amati. Gente che sapeva che questi non c’entravano nulla con la droga.Gente che sapeva dei loro sogni, spezzati in una sera di settembre solo perché neri, in un posto sbagliato. Non si meritano simili equiparazioni.Così come noi, del resto d’italia, non diciamo tutti i casertani sono camorristi e delinquenti. O, quantomeno, io spero e voglio che non si dica.Dire:(nell’email che mi ha inviato)  molti di quegli esseri umani erano operai, ma altri avevano precedenti per spaccio. E’, ancora, assurdo.Cazzo. Sono stati ammazzati PERCHE’ NERI.Ti chiedo: la camorra che fa, normalmente, da quelle parti…se uno con i baffi gli fa uno sgarro ammazza i primi che capitano con i baffi?No, vero? Perchè con i neri è questo quello che hanno fatto.E tu hai ragionato nello stesso modo.Hanno poco da manifestare questi … 6 nigeriani sono stati arrestati per spaccio. Ma sono le stesse persone? Tutti i neri indistintamente che vivono intorno a castelvolturno spacciano? delinquono? Oppure c’è gente che lavora per pochi euro nelle campagne e nelle aziende agricole?Lo sai o no?Allora ti dico: tu hai poco da protestare quando si sa che da quelle parti siete tutti camorristi.Ti piace questo ragionamento?No, vero?E allora… non applicarlo sugli altri.

  7. Ti indigni per il razzismo dilagante? Mi trovi concorde. Io giro il tuo discorso al contrario perchè non riesco a percepire il peso delle differenze tra una vittima e l’altra perchè troppo presa a cercare la distinzione fra vittime e camorristi o potenziali tali.  Perchè ci vivo e l’ombra della camorra me la sento addosso. Nel mio paese il sindaco è l’ex portaborse di Gava, assolto dall’accusa per infiltrazione camorristica per patteggiamento, durante tangentopoli. Democraticamente eletto dai cittadini. A quella campagna elettorale partecipai assieme ad un gruppo di giovani che non si rassegnavano all’idea che un delinquente ci governasse…non siamo arrivati neanche al ballottaggio.
    Hai letto Gomorra…trovi il suo nome lì: Antonino D’Auria.
    Ti indigni per come la notizia sia stata impacchettata ed ancora una volta siamo in due.
    Per anni il clan dei Casalesi ha controllato l’informazione affinchè non si accendessero i riflettori sui loro "veri" affari. Saviano ha avuto la forza di rompere il meccanismo, ma ho l’impressione che non abbia calcolato che una stampa asservita non sarà mai dalla sua.
    Il processo Spartacus, il più importante maxi processo alla camorra degli ultimi quindici anni, è apparso in pochissime righe…su pochissimi quotidiani. Ma Saviano il danno lo aveva fatto. E allora? Che fare?
    Soluzione: sfruttare la scia del successo di Gomorra, perchè ormai parlare del clan dei Casalesi fa notizia. Non riesco a definire con sicurezza, per ora, come e dove incastonare questo episodio.
    Potrebbe essere una nuova strategia mediatica del clan, ma…potrebbe esserci di più.
    Potrebbe trattarsi di un tentativo di deviare l’attenzione pubblica da quanto riportato sui due ultimi numeri de L’Espresso. E’ difficile per me difinire i carnefici delle vittime, perchè non vedo più i confini delle cose. Ormai è tutto amalgamato in un sistema che vive sul male. Un sistema che rende vittime (consapevoli o no), tutti coloro che cercano di arrivare alla fine salvandosi un pezzetto di coscienza. Ma chi sopravvive, lo fa ai confini della follia.
     

  8. hai ragione perfettamente… capisco il tuo intervento.
    l’unica cosa che posso fare, nel mio piccolissimo, è non fregarmene.
    ho questa piccola voce da far uscire e dove posso lo faccio.
    certo raggiungo ben poche persone. ma …

  9. E’ già tanto…davvero. Poterne parlare, per chi lo vive, è importantissimo. Abbiamo discusso spesso di come e perchè le informazioni vengano impacchettate, e questo ne rappresenta sicuramente un caso.
    Quando al tg presentavano la notizia guardavo le immagini e mentre la cronista ripeteva all’infinito "la città è in un vero stato di guerriglia urbana" a me veniva in mente un paradosso. "Vuoi vedere che queste persone provenienti da Stati con storie tanto sofferte e che subiscono ogni sorta di umiliazione, ivi compresa la morte, riescono a darci una lezione su come si potrebbero combattere sti delinquenti?" . Lo so è un pensiero assurdo…ma nell’assurdità tutto è lecito.

  10. Mi fa terribilmente incazzare la faciloneria con cui i media locali, per la stragrande maggioranza, hanno superficialmente etichettato una strage di 7 persone come una "guerra fra bande", quando anche agli occhi di un profano distante centinaia di chilometri, solo usando minimamente il cervello, è evidente che NON è così.
    In questo lasciar correre vedo un segno dei tempi terribile. Il paese è ormai avvezzo a qualsiasi sconcezza, non ci si indigna per niente. Solo le sceneggiate pompate dai media fanno piangere gli italiani – scemi -. Basta un servizio strappalacrime su una stronzata inutile e insignificante che diventa caso nazionale. Con giorni e giorni di prime pagine.
    Questi poveri cristi, che dopo aver attraversato mezzo mondo sono venuti a morire qui crivelati di colpi, solo perché neri e perché probabilmente hanno cercato di resistere un minimo alla tracotanza camorrista, non fanno notizia. Non importa niente. E’ un problema locale.
    Con questa logica potremmo vedere i vagoni piombati. Potremmo vedere i pogrom.
    Ci siamo vicini.
     
    Maledetti. Devono farci riprendere in mano quello che i nostri nonni hanno sotterrato?
    Dobbiamo di nuovo vedere il sangue? sporcarsi le mani in prima persona, per capire quanto vale la pace e la convivenza civile?
     
    maledetti.

  11. Si, ci siamo vicini…
    ho studiato per anni la storia, ma osservando la realtà mi rendo conto di quanto sia difficile scrivere la verità.
    In ogni uomo convivono schizzofrenicamente due anime: una parlante, l’altra agente.
    Quella che parla acclama la verità; quella che agisce fa di tutto per nasconderla.
    Perchè, noi menti pensanti non fondiamo piccole comunità indipendenti economicamente dove rifugiarci? Dove poter vivere essendo sicuri che se ci infiliamo un paio di scarpe non abbiamo sulla coscienza il bambino che le ha cucite legato con una catena ad un banchetto…
    Vado…
    Bacio Robi…

  12. Il gioco dei Casalesi: stasera tiro al negro
    CASTELVOLTURNO (Caserta)- Teddy è andato via perché adesso sa cosa significa essere una boccetta. «Vogliono la tua sottomissione, gli interessa solo questo. Abbiamo provato a renderci utili. Ma a loro non interessa. Siamo schiavi, e tali dobbiamo rimanere». In un’intercettazione di 12 anni fa, uno dei tanti macellai dei Casalesi saluta il suo compare. Lo saluta dicendo che in serata magari se ne va a Castelvolturno «per giocare a boccette con i negri». Poche ore dopo, da una macchina in corsa parte una raffica di mitra contro tre extracomunitari che aspettavano l’autobus sulla Domiziana. «Siamo i loro giocattoli, ma fanno così perché sanno che agli altri italiani in fondo non dispiace »…
     
     
     

  13. dal corriere della sera
     
    La Spoon river delle vittime racconta di gente molto diversa dal prototipo dello spacciatore. Francis era felice perché due settimane fa aveva avuto il riconoscimento dello status di rifugiato politico, dopo sei anni in Italia. Faceva il muratore e frequentava le associazioni di Caserta che si battono per i diritti degli immigrati. Elaj il sarto partecipava alle assemblee settimanali sui diritti degli immigrati, anche lui frequentava i centri sociali impegnati. Akej il barbiere è morto con 700 euro nei calzini. Stava andando a spedirli alla famiglia da quella sorta di Western Union non autorizzata che sorge accanto al locale della strage. Lavorava a Napoli, in un locale del centro. Nei locali devastati dai proiettili e nelle loro case delle sei vittime non è stata trovata droga. Puliti.
     
    Come volevasi dimostrare.
    Io, da qui, solo leggendo i giornali che dicevano il contario ma non potevano fare a meno di riportare i fatti, nudi e crudi, ho capito la natura di questa strage. Il resto d’italia, quella che ha accesso ai media, che può far sentire la sua voce, no.
    Sono così intelligente? sono cosi perspicace?
    O c’era solo da fare due + due?
     
    Certo, che finché ci sarà gente che nel cervello ha concetti di questo tipo:
    Umberto Bossi: «Probabilmente li hanno fatti fuori perchè si sono messi a spacciare per conto loro. La camorra questo non lo permette» ha poi detto Bossi commentando la strage di Castelvolturno. «Laggiù – ha aggiunto – non si può delinquere per conto proprio, la camorra non perdona. Credo proprio che sia andata così».
     
    Finché ci saranno simili teste di cazzo, sarà ben difficile che in questo paese qualcuno si renda conto del livello di abiezione che abbiamo raggiunto.
     
     
     
     

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