Si l’ho vista la televisione. L’ho vista, una volta, al bar, si, faceva proprio così.(*)

Ieri sera per vedere come se la cavava Nandra da Giletti ho tirato fuori la tv dall’anfratto dietro a un quadro in cui normalmente riposa.
Era evidentemente meno rilassata di quanto non sia nelle interviste fra amici, ma non si è fatta intimidire e non è uscita male, anche se la sua profondità è stata banalizzata.

In realtà, in questo modo di fare televisione, l’ospite è un pretesto. Come minimo per far risaltare l’ego del conduttore, che si pone come fosse stocazzo. Con fare inquisitorio e assertivo. Oppure, anche, per far risaltare una tesi.

Ieri sera, dato che l’argomento era piuttosto netto, ovvero alcuni articoli della Costituzione, non era facile costruire una tesi opposta. Lo stile è sempre quello di non far parlare più di tanto. Di fare domande che sembravano più insinuazioni con già all’interno la guida per la risposta obbligata. Di interrompere non appena lei provasse a uscire dall’ambito stretto in cui lui stringeva, impedendole di ampliare il contesto.

Ma non ha infierito più di tanto.
Infatti come contraltare a quanto affermato da Nandra Schilirò, ha solo borbottato qualcosa sul “bene comune” contrapposto a quello del singolo.

Ma “borbottato” appunto, perché in realtà non è stata costruita una versione “forte” del concetto su cui poggia il green pass. E sicuramente non è un conduttore tv, per quanto incarognito da decenni di pratica, che possa disquisire su questioni delicate come quelle trattate.

La Costituzione è piuttosto netta nell’art 32:
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”

L’ultima frase se la scordano tutti molto facilmente.

L’interesse della collettività non è preminente rispetto all’individuo.

Oh, non è mica una cosa da poco.
https://it.wikipedia.org/wiki/Problema_del_carrello_ferroviario
E’ il dilemma del carrello ferroviario anche detto della persona grassa.
Da qualunque punto di vista la si guardi non è banale rispondere. Dipende dal costrutto morale su cui si appoggia la tua esistenza. E quello varia, a seconda delle culture.

Ma, di più. Dal punto di vista sociale, chi potrebbe impedire, dati preminenti gli interessi della collettività, cose ad esempio l’eutanasia di persone anziane e inutili, che consumano risorse essenziali? o programmi di eugenetica? o canali preferenziali per individui dal migliore profilo genetico (e conseguentemente la creazione di cittadini di serie b, dal non migliore profilo genetico)?
E così via.
Di distopie del genere ne sono state raccontante parecchie, nei romanzi. E mai come in questo periodo i confini fra distopie letterarie e realtà sembrano sottili.

Ma. come dicevo, non è stata costruita ancora una versione “forte” del concetto di green pass. Questi cialtroni non se ne preoccupano nemmeno.
Non è che alle mandrie di buoi devi spiegare perché devono spostarsi da una parte all’altra. Usi il pungolo elettrico e basta.

Infatti Brunetta, Prodi, Draghi, Pregliasco… lo dicono chiaramente, con leggerezza divertita, o sadica, e noncurante. Il green pass serve solo a “spingere” a vaccinarsi i riottosi. Il parco buoi.
Non gliene frega assolutamente niente che induca peraltro i vaccinati, che possono ammalarsi e contagiare esattamente come i non vaccinati, a comportamenti leggeri, falsamente sicuri.
E non gli interessa, anzi, hanno fatto in modo che i tamponi fossero costosi (nel resto d’europa costano pochissimo o sono gratuiti), fastidiosi (i salivari no, solo quelli che trapanano il cervello, come dice con un ghigno il nano di merda) e durino poco. Perché ti devi vaccinare.

Lo dicono con tranquillità. Lo sanno tutti. Che vuoi che sia.

Il rispetto della persona umana. Cioè del proprio corpo. Che è inviolabile. Il rispetto implica motivi fisici, etici, morali, religiosi.
Possono essere di ogni tipo, anche strampalati, ma il rispetto di essi è SACRO, per la Costituzione.

Un limite fondamentale è che non si possono fare esperimenti con un essere umano. Non senza il suo consenso informato.
Sapete, per evitare quelle cosucce tipo quelle che facevano i medici (ho detto medici! che non è che uno perché è medico automaticamente diventa “buono”) tedeschi e giapponesi nei campi di concentramento. Ma anche americani, come il famoso https://it.wikipedia.org/wiki/Studio_sulla_sifilide_di_Tuskegee dal 1932 al 1972.

Che non è questione se sei americano o giapponese, se sei medico o contadino. E’ solo se pensi di avere a che fare non con esseri umani come te, ma con esseri inferiori, come gli animali dopotutto, perché con gli animali è normale. Allora gli esperimenti sono ammessi e la sera vai a casa dalla famiglia sereno e tranquillo.

Ebbene. Dato che questi farmaci sono sperimentali, il consenso informato te lo fanno firmare, perché sia chiaro che è una tua scelta.
Ma, è qui ci ridono furbescamente, che vuoi che sia… se non lo fai, non lavori, non studi, non fai un sacco di cose.
Sono furbi eh?
Il genio italico lo ha chiamato Brunetta.

Infatti il resto del mondo che non è così geniale non ci è arrivato. Questo è l’unico paese al mondo in cui i governanti sono talmente amorali da non avere nemmeno la vergogna delle proprie menzogne.
E poi fanno la morale ai talebani.

Tralascio di dire che stanno facendo del tutto per nascondere gli effetti collaterali. Che se ti fai un giro sul gruppo “danni collaterali” (https://www.facebook.com/groups/1003033940534138/) ti metti le mani nei capelli per i post di vaccinati (sono pochi in confronto ai milioni? d’accordo. Ma sarà libero di scegliere? e comunque quanto saranno pochi lo vedremo con le statistiche, fra un po’… stanno uscendo dati inquietanti un po’ ovunque e non siamo ancora al “lungo termine”). Tralascio anche di dire che visto che hai vaccinato in pandemia, e che, come il manuale del piccolo virologo insegna, se vaccini in pandemia selezioni varianti, oggi i vaccini ti proteggono da un virus che non c’è più e non da quello che c’è, e lo vedremo, in autunno.
Il problema è a monte. Se anche il vaccino fosse assolutamente sicuro. Se anche fosse assolutamente funzionale. Resta il mio sacrosanto diritto di scegliere se assumerlo oppure no. Punto.

Ma insomma, Giletti ha blaterato qualcosa sull’interesse della collettività. Che poi non si sa quale fosse. Quello di essere tutti uguali?
Il nonsense sanitario dell’infame tessera verde è lampante per chiunque possegga l’intelligenza necessaria a allacciarsi le scarpe. Ma ovviamente devi aver voglia di mettere in fila due o tre pensieri non troppo complessi ma che hanno implicazioni importanti. Alla maggior parte della gente non interessa. Reagiscono come topi di pavlov agli stimoli. E i governanti hanno imparato che con i media possono far arrivare gli stimoli base: paura-rabbia-speranza-ricompensa e con quelli indirizzare i topi.

In effetti ci considerano tali. Non si fanno nemmeno scrupolo nel dircelo. Con risolini soddisfatti. Premi il tasto della paura e i lemmings partono tutti insieme a cantare dai balconi. A urlare contro i runners.

C’è sicuramente una dose di intelligenza in ciò. Ma il problema delle corti del potere, è che selezionano una razza di idioti leccaculo. Il potente intelligente è solo. Si guarda intorno e è contornato da furbi, avidi, viscidi, imbecilli.
E questi se la raccontano, di come sono furbi, di come è facile indurre le bestie a fare quello che vogliono. Con la paura.
Paura del virus.
Paura di perdere il lavoro.
Paura di non essere più nessuno socialmente. Un paria. Un reietto.

Ma il vicequestore Schilirò è una donna forte. E bella. Dentro ma anche fuori che non guasta in questa società dell’apparenza. Non si è fatta incastrare. Ha ribadito che questo provvedimento lede dei diritti costituzionali e il suo dovere, oltre che diritto, di difendere la Costituzione.

Dovere, capito?
E come si dice a Roma: a Gilè, mo mettece na pezza.

Il tono comunque dell’intervista era indirizzato su: ascoltiamo un po’ questa stravagante poliziotta che ritiene che in Italia ci siano leggi incostituzionali, e aleggiava nell’aria come una divertita ironia per avere a che fare con una stramba persona dalle balzane teorie.
Se non fosse stata una che era in grado di citarti la Costituzione a memoria, una che fino a ieri era un fiore all’occhiello della polizia di stato, un dirigente che ha avuto successi importanti, l’avrebbe trattata alla stregua di una terrapiattista. Una macchietta o poco più. Ma ci è andato cauto.Perchè probabilmente l’aveva ascoltata in altre interviste e sapeva che quella avrebbe potuto tirare fuori le unghie. E poi, penso, anche per istinto “animale”: meglio tenersela buona questa, sia mai ci fosse da riposizionarsi. Capace che gira il vento e me la ritrovo ministro dell’Interno.

Però poi si è sfogato con Stramezzi.
Intanto fra i tanti medici che hanno effettuato cure domiciliari fuori dalle “linee guida” ministeriali, ha scelto quello di apparenza più stravagante. Con questa eleganza un po’ dandy, demodé. Da medico ottocentesco.
Lo ha subito messo a disagio con fare inquisitorio per verificare se avesse titoli. Lo ha costretto addirittura a raccontare i voti che aveva avuto agli esami, mettendolo in condizioni di inferiorità.
Lo ha contrapposto al mite Pregliasco, che buttato lì su quello sgabello sembrava una busta di fave, ma non appena apriva bocca si dimostrava una busta di merda.
Infatti definiva “demenziale” la somministrazione di antibiotico, di antinfiammatorio, di cortisone… tutto perché: “non era nelle linee guida”.

Linee guida che fino a pochi giorni fa prevedevano esclusivamente tachipirina e vigile attesa.

Linee guida che possono vantare successi solo nel riempire i cimiteri.

Preparavano un’imboscata al dottor Stramezzi, tirando fuori la testimonianza della figlia di un paziente che ha raccontato che il padre 81enne, presi i farmaci di Stramezzi, era diventato aggressivo e lei dopo qualche giorno gli ha sospeso la cura.
Il padre, fra parentesi è guarito.
Pregliasco dice: “nonostante le cure”.
Perché da questo virus si guarisce.

Però poco dopo ammette di aver diffuso la paura. Perché “era necessario”.
E che il green pass serve solo a far vaccinare. Ma questo lo abbiamo visto.

La madre, della “testimone” ripresa in controluce e con voce artefatta (!) però, pochi giorni prima che si ammalasse il padre era morta, di tachipirina e vigile attesa. Il padre 81enne, è guarito. *nonostante* le cure “demenziali” di Stramezzi. Cioè antibiotico, antinfiammatorio, cortisone, vitamina c e d.
Pregliasco aveva da ridire anche sulle vitamine.

Stramezzi gli ha detto che è demenziale dare la tachipirina con questo virus, perché il paracetamolo distrugge le scorte di glutatione, che ha un importante ruolo (fra le altre cose) nella protezione deirecettori Ace2 a livello polmonare e così facendo si spiana la strada al virus.
Pregliasco ha fatto spallucce.

La testimone ha detto che Stramezzi si era offerto di trovare l’idrossiclorochina in svizzera perché in italia non si trovava.
Non è vero. Si chiama Plaquenil, te lo davano prima anche senza problemi. E’ usato da chi soffre di artrite reumatoide.
Stramezzi ha provato a dirlo, ma la figura da spacciatore era già passata.

Ora io mi chiedo, codesta “testimone”, che Stramezzi non ricordava, che ha appena perso la madre, e allora chiama per il padre, e quando arriva il medico si mette a contrattare per la cura, ma vi sembra credibile?
“ah no l’idrossiclorochina no, quella no… dice di aver detto” e allora Stramezzi dice va beh, allora gli diamo queste…
ma vi sembra un normale rapporto medico-parente-paziente?

Stramezzi era frastornato. Poi ho intravisto su twitter che diceva : “ho ricostruito! ma è falso…” ma non ho indagato ancora.

Nessun medico è infallibile. E per tutti i pazienti arriverà il momento che il miglior medico del mondo sarà impotente.

E’ vero che i tassi di mortalità del covid sono tali che se io, con un unguento di palle di rospo (ma le ha, il rospo? non so, era per dire…) curo 1000 pazienti covid, statisticamente se ne salvano 980 almeno. Anche di più se sono pochi anziani e senza altre malattie. Per cui potrei vantare una straordinaria percentuale di successi.
Quindi non sto pensando e dicendo che Stramezzi sia un genio. Io non lo so. Ma meglio di lasciare la gente a casa in attesa che o guariscano da soli o peggiorino… non sembra che faccia.

Nella peggiore delle ipotesi.
Ma sembra che in realtà quelle cure funzionano eccome, visto che è più o meno il protocollo applicato in tutto il mondo e tutti vantano praticamente zero ospedalizzazioni.
Non c’è uno studio verificato, purtroppo. Ma la colpa di chi è?

Dei medici che si sono assunti la responsabilità di provare di tutto per salvare i pazienti o dei pregliasco che stavano al ministero a contare i morti?
Chiedo per il solito amico.

Come al solito. Informazione di merda. Finto confronto.
Non spiega nulla. Chi lo guarda con un’idea resta sicuramente di quella, rinforzando la percezione che l’altra parte sia fatta di arroganti imbecilli.

Rimetto la tv dietro al quadro e andate a farvi fottere.

Meno male che c’era Nandra.

(*) La citazione del titolo è (a senso, non letterale) dal film Mr Crocodile Dundee. L’ho sempre trovata geniale.